Salute

Sgominata banda dedita a furti in abitazioni, 4 arresti nel Catanese

Redazione 3

Sgominata banda dedita a furti in abitazioni, 4 arresti nel Catanese

Ven, 11/04/2025 - 13:00

Condividi su:

Una banda di topi d’appartamento è stata sgominata dai carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip etneo, a carico di quattro persone, accusate, in concorso tra loro, di numerosi reati consumati e tentati contro il patrimonio. In carcere sono finiti un 42enne, R.C., e un 35enne, L.C., ai domiciliari con braccialetto elettronico F.P., 31enne, e A.G.C, 47enne. I reati contestati sono tre furti in abitazione consumati e quattro tentati, un furto di auto e una ricettazione. Le indagini, svolte tra marzo e settembre 2024, si sono concentrate nei comuni di Belpasso, Gravina di Catania, San Giovanni La Punta, San Pietro Clarenza, Mascalucia, Trecastagni, Aci Sant’Antonio, Motta Sant’Anastasia. Il modus operandi era sempre lo stesso. Prima un accusato sopralluogo nelle pertinenze delle abitazioni di possibile interesse e l’individuazione dell’appartamento da razziare, scelto anche in base alla facilità di accesso, con specifico riferimento a quelli serviti da balconi con porte finestre. Poi, la verifica, suonando il citofono, dell’assenza di persone all’interno della casa prescelta e, infine, l’effrazione degli infissi e il raid nelle abitazioni. A far scattare le indagini un tentato furto a Belpasso, il cui autore sarebbe stato proprio il 42enne. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, R.C., con una grossa tenaglia avrebbe tentato di forzare la porta d’ingresso di un garage di pertinenza di un’abitazione, desistendo solo nel momento in cui si sarebbe reso conto di essere ripreso dalle telecamere. Nel tentativo di sottrarsi al controllo, si sarebbe arrampicato su una grondaia e avrebbe modificato con le proprie mani il raggio d’azione delle telecamere, per poi darsi alla fuga. Colpo in fumo anche a San Giovanni La Punta. Anche in questo caso in azione R.C., che, con l’aiuto di un complice, il 35enne L.C. a fare da palo, e in pieno giorno, si sarebbe intrufolato in un’abitazione dopo aver forzato una finestra. Il continuo passaggio di persone nelle strade adiacenti, però, li avrebbe convinti a desistere, ma a incastrarli sono state le immagini del sistema di videosorveglianza di una vicina abitazione, che avrebbe consentito di inquadrare chiaramente sia i loro volti che la targa dell’auto utilizzata per la fuga.  Per gli investigatori dell’Arma R.C. sarebbe l’autore anche di altri delitti contro il patrimonio commessi nel mese di aprile 2024. Tra questi, un tentativo di furto a Gravina di Catania: in questo caso dopo essersi introdotto in un garage, sarebbe fuggito a causa delle urla di un vicino di casa accortosi di quanto stava accadendo. Sempre il 42enne, alcuni giorni dopo, avrebbe messo a segno altro furto in abitazione, questa volta nel Comune di San Pietro Clarenza, portando via una bicicletta del valore stimato di 400 euro e, insieme al complice L.C. ancora a fare da palo, un altro colpo in una villetta a Mascalucia, portando via beni per un valore di circa 600 euro. Qualche giorno dopo l’ennesimo furto in un appartamento a Trecastagni, da cui R.C. avrebbe portato via beni per un valore di alcune centinaia di euro, fra cui gli strumenti di lavoro della vittima. Anche in questo caso sarebbe stato identificato attraverso le immagini di videosorveglianza presenti in una vicina abitazione. Lo scorso maggio l’indagato è stato arrestato per un altro procedimento. Un arresto che ha spinto il complice, L.C., a riorganizzarsi, tentando nei primi giorni dello scorso luglio, insieme a F.P. di mettere a segno un furto in un’abitazione ad Aci Sant’Antonio. “L’azione non è stata portata a termine grazie all’intervento della vittima che, insospettita ad alcuni rumori nel cortile, si è affacciata dal balcone mettendo in fuga i malviventi”, spiegano i carabinieri. Dalle indagini emerso che gli indagati non si sarebbero limitati ai furti in abitazione, ma per ottenere ulteriori profitti si sarebbero dedicati anche al furto di auto e, in alcuni casi, alla loro ricettazione.