E’ un derby, quello tra Nissa ed Enna (stadio Tomaselli ore 15) che, nonostante arrivi nel finale di stagione, propone spunti molto interessanti, ma soprattutto motivazioni da vendere. In primo luogo il match si disputerà senza il sostegno dei tifosi ennesi considerata la determinazione con la quale, per ragioni di ordine pubblico, è stata vietata la vendita di biglietti ai residenti nella provincia di Enna.
L’Enna ci arriva, oggettivamente, in una situazione di classifica non ideale per cui deve provare a fare risultato contro una Nissa che, a questo derby delle due province, non ci arriva meglio, ma perlomeno non con problemi di play out. Il bilancio delle precedenti due sfide stagionali è a favore dell’Enna che ha battuto in Coppa Italia la Nissa ai calci di rigore ad inizio stagione, e che poi ha pareggiato in campionato con la stessa Nissa al generale Gaeta.
Per la gara di questo giovedì santo, la Nissa potrà schierare una formazione nel complesso ideale, nel senso che non presenta defezioni che possano impedire a Giovanni Campanella di schierare la squadra come vuole lui. Per i biancoscudati il vantaggio del fattore campo si assomma a quello di poter affrontare una squadra che non avrà il sostegno del suo tifo. L’Enna, tuttavia, non può permettersi passi falsi.
Facile prevedere una sfida senza quartiere tra una Nissa interessata a confermare il sesto posto finale, e un’Enna che, invece, dovrà fare risultato per non compromettere ulteriormente la propria situazione di classifica. Dopo questa sfida la Nissa potrà contare su un turno di riposo a seguito del ritiro dal campionato dell’Akragas.
Dopo di che la squadra del presidente Giovannone chiuderà con il Licata, sempre in casa. Due sfide che vedranno i biancoscudati arbitri nella lotta per non retrocedere, ma che, nello stesso tempo, non potranno permettersi di fare sconti a nessuno anche per non deludere una tifoseria che, anche a Reggio Calabria contro la Reggina, ha dimostrato di poter meritare piazze calcistiche e categorie superiori.