Battere l’Acireale per un finale che possa essere quanto più possibile ricco di soddisfazioni per la Nissa e il suo progetto sportivo. E’ quanto tutto l’ambiente biancoscudato chiede alla penultima uscita casalinga della propria squadra.
Lo scivolone di domenica scorsa a Ragusa è stato un fulmine a ciel sereno che, tuttavia, non può e non deve far perdere di vista la valutazione complessiva di una stagione che non saranno certo le ultime 4 partite di questo campionato a far mutare.
Una valutazione che è sicuramente positiva per quanto attiene il rendimento complessivo di un gruppo che è cresciuto in numero di punti fatti, gol segnati, vittorie casalinghe e anche esterne. Un gruppo che, invece, non è cresciuto sul piano dei gol incassati con 40 reti incassate che, obiettivamente, sono e restano troppe.
Campanella s’è dimostrato un tecnico di valore e spessore, gran conoscitore della categoria, ma soprattutto uomo in grado di mettere la sua esperienza al servizio della squadra facendola crescere sul piano della reazione in partita ma anche della qualità.
Con lui gente come Rotulo, Agnello, lo stesso Diaz, sono cresciuti in maniera esponenziale. Ha rivalutato Dalloro, ha dato una collocazione stabile a Tumminelli che è cresciuto parecchio, ma soprattutto ha fatto in modo che la squadra giocasse in maniera più pratica, senza fronzoli.
Le valutazioni ci sono state, ci sono e ci saranno, e passeranno anche attraverso una difesa non sempre e non proprio impeccabile. Questa valutazione, certamente, dovrà indurre la società, d’intesa con il ds Russello, e in caso di riconferma anche con Campanella, a rivedere l’assetto difensivo per renderlo più solido e affidabile.
Tornando alla sfida con l’Acireale, sarà un match al quale prenderanno parte i soli tifosi della Nissa, mentre quelli ospiti non potranno farlo per il divieto di vendita dei biglietti della partita alle persone residenti in provincia di Catania. Un aspetto che potrebbe in qualche modo favorire una Nissa che, da qui al termine del campionato, punta a raggiungere quota 50 in classifica.
Un traguardo che, se raggiunto, non sarebbe affatto male, considerato che, quando la Nissa fu rilevata in corso d’opera da Campanella, la squadra aveva appena 13 punti in 12 partite, mentre ora ne ha 29 in più dopo 17 partite, senza contare che non si conteggia in questo caso la vittoria con l’Akragas che avrebbe portato la Nissa a quota 45 e i punti fatti nella gestione Campanella a 32.
La Nissa si troverà di fronte un avversario ostico che cercherà in tutti i modi di arginare la pressione biancoscudata per tentare di portare a casa almeno un punto. Non sarà facile per gli acesi che, già all’andata, subirono la voglia di rivalsa che allora fece la differenza a favore di Rotulo e compagni.
Ecco, domenica la Nissa, se vuol battere l’Acireale, dovrà sfoderare la stessa grinta, lo stesso cinismo e la stessa praticità del match vinto all’andata. Solo così sarà possibile superare un Acireale affamato ma sicuramente non superiore a questa Nissa.
Infine, nel corso di Nissa – Acireale, in campo ci sarà anche la sfilata della Under 19 di serie D che ha conquistato il titolo regionale a spese di un fortissimo Siracusa. Una vittoria, quella del titolo regionale under 19, giunta dopo 19 anni e che costituisce un’altra importante faccia della Nissa in termini di sviluppo e crescita del movimento calcistico giovanile.
In precedenza, proprio il settore giovanile aveva perso competitività, ma soprattutto non era più in grado di esprimere talenti e potenzialità superiori. Nel progetto di valorizzare e promuovere il settore giovanile, il presidente Giovannone ci ha sempre creduto invitando l’ambiente ad unire le forze e a creare gruppi squadra coesi e combattivi.
Un intento che, alla fine, è diventato realtà consentendo alla Nissa di scrivere una nuova grande pagina nella sua storia calcistica giovanile. (Foto Claudio Vicari Nissa Fc)