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Rassegna Stampa. Caltanissetta, Tesauro contro Conti e Di Stefano: l’inedito derby tra i primi cittadini

Giuseppe Scibetta - La Sicilia

Rassegna Stampa. Caltanissetta, Tesauro contro Conti e Di Stefano: l’inedito derby tra i primi cittadini

Mar, 08/04/2025 - 09:15

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Il voto al Libero Consorzio. Il sindaco di Caltanissetta: «Voglio spendermi per l’intera provincia».

Sono state sette, alla fine, le liste che sono state presentate in vista delle elezioni di secondo livello (votano infatti i sindaci ed i consiglieri dei Comuni della provincia) che si terranno il prossimo 27 aprile per eleggere il nuovo presidente del Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta ed anche dieci consiglieri (che avranno di fatto il ruolo di assessori). Tre i sindaci che si sono candidati: sono quello di Caltanissetta Walter Tesauro, quello di Gela Terenziano Di Stefano e quello di Niscemi Massimiliano Conti. Per il Consiglio provinciale i candidati in tutto sono 58. A ricevere le liste ed a verificarne la validità sono stati il segretario dell’ente Eugenio Alessi, assistito dalla collega Alessandra Patanè e dal dirigente Giuseppe Intilla. Nella mattinata di ieri la sala d’attesa si è animata dopo tanto tempo per la presenza di diversi sindaci e di numerosi loro sostenitori, tra i quali anche quelli incaricati di presentare le varie liste. Quattro delle liste sono a sostegno della candidatura di Conti (e cioè Lega, Democrazia Cristiana, Fratelli d’Italia e Noi Moderati), e una ciascuna per Walter Tesauro (Forza Italia) e Terenziano Di Stefano (L’Alternativa con Terenziano). La settima
lista è quella denominata Civici per il nostro Territorio, che raggruppa amministratori dei Comuni minori.
«La mia è una candidatura – ha detto Walter Tesauro – che nasce perché come sindaco del capoluogo di provincia ho ritenuto opportuno accettare la proposta di guidare il Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta.
Una candidatura che non è destinata solo alla tutela del territorio
nisseno, ma anche di tutta la provincia. Sono un sindaco che è stato appena eletto e quindi ho quattro e mezzo circa di mandato elettorale, per cui in questo periodo intendo spendermi anche per la provincia perché ritengo che questo ente è fermo da più di un decennio ed anche per questo c’è la necessità di dare delle risposte per quel che riguarda soprattutto le scuole, le strade e tutti gli altri servizi di competenza dell’ente».
«In realtà, non avendo una gestione attenta – ha aggiunto – in questi anni le strade sono diventate quasi impraticabili e necessitano anche di una maggiore tutela a livello provinciale.
Ricordo, una per tutte, che quando ho deciso di chiudere le scuole in occasione dell’allerta arancione l’ho fatto, oltre che per la città di Caltanissetta e quindi per la mia città, anche a garanzia di tutta la provincia perché le scuole sono frequentate anche da studenti che vengono dagli altri Comuni, e quindi per un criterio di sicurezza ho ritenuto fare ciò. Anche per le condizioni delle strade. Lo spirito è questo.
Lavoro per la città di Caltanissetta e non mi fa paura, anzi è uno stimolo, quello di potere lavorare anche per l’intera provincia e potere dare agli altri Comuni del territorio delle risposte per migliorare quello che sino ad ora è mancato».
Alla lista denominata “Civici per il nostro Territorio” hanno dato la loro adesione cinque sindaci dei Comuni del Vallone, e tra questi c’è anche Salvatore Noto di Marianopoli.
«La nostra esperienza nasce dalla preoccupazione che il territorio del
Vallone non fosse rappresentato all’interno del Consiglio provinciale –
ha detto Noto –. Capiamo bene che questa assurda legge elettorale che
prevede il voto ponderato non fa altro che penalizzare i piccoli Comuni,
per cui pur comprendendo che ci sono realtà numericamente diverse,
va anche detto che un sindaco di un piccolo Comune ha le stesse incombenze del sindaco di Caltanissetta.
La sproporzione da uno a sette la riteniamo una ulteriore mortificazione dei piccoli Comuni del nostro entroterra.
Ci siamo così raggruppati in nove ed abbiamo l’aspirazione di eleggere un consigliere provinciale che garantisca un equilibrio di rappresentanza
territoriale».