Salute

Quando le “Voci” contano: diritti e dignità nei dialoghi iniziati a Ragusa

Redazione 3

Quando le “Voci” contano: diritti e dignità nei dialoghi iniziati a Ragusa

Ven, 11/04/2025 - 12:41

Condividi su:

 “Dobbiamo creare spazi in cui le voci minoritarie non siano solo tollerate, ma ascoltate, rispettate, valorizzate”. È questo il messaggio che ha aperto la prima giornata di “VOCI”, il festival sui diritti promosso dal Comune di Ragusa – Assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia e con il contributo dell’UNAR.
Il primo appuntamento, che si è svolto ieri pomeriggio giovedì 10 aprile all’auditorium “Cartia” di Ragusa, è stato interamente dedicato al tema delle migrazioni, tra tutela dei diritti fondamentali e sfide del nuovo scenario europeo.
Dopo i saluti istituzionali alla presenza del sindaco Peppe Cassì, l’assessora alle Pari Opportunità, Elvira Adamo, ha presentato il Progetto Lambda che opera sul territorio per contrastare ogni forma di discriminazione e per promuovere l’inclusione sociale attraverso iniziative concrete. Un’iniziativa che si pone come snodo tra attivismo, cittadinanza e politiche locali.
La prima intensa sessione ha posto al centro del dibattito il tema delle migrazioni, coinvolgendo realtà associative, istituzioni e mondo accademico per affrontare uno dei nodi più urgenti dell’attualità: il riconoscimento pieno dei diritti delle persone migranti.
“Non è solo una questione di chi governa o di equilibrio democratico: le minoranze sono già discriminate per definizione”, è stato detto durante il confronto moderato da Laura Curella. A dare più punti di vista sono stati i vari ospiti: Valentina Gulino, di Terre des hommes, ha raccontato il lavoro di protezione e accompagnamento svolto con minori migranti e donne in situazioni di vulnerabilità; Michele Mililli, della Cooperativa Proxima, ha parlato dell’esperienza dell’accoglienza e del reinserimento sociale delle persone migranti vittime di tratta; Renato Meli, della Fondazione San Giovanni Battista, ha sottolineato l’urgenza di politiche locali strutturate per l’integrazione e la coesione sociale; Vincenzo La Monica, della Caritas diocesana di Ragusa, ha portato l’esperienza di chi opera quotidianamente a contatto con i bisogni primari delle persone appena arrivate sul territorio. A concludere la giornata è stata Giulia Colavecchio, docente di Diritto dell’Unione Europea all’Università di Messina, che ha tracciato un quadro critico ma lucido delle attuali politiche migratorie europee. “La protezione dei diritti dei migranti e dei richiedenti asilo dovrebbe essere uno dei pilastri fondanti dell’Unione Europea. E invece oggi ci troviamo di fronte a una retorica emergenziale, a un linguaggio che confonde sicurezza e diritti, e a un sistema che respinge anziché accogliere”, ha detto la docente. “Il nuovo Patto europeo su migrazione e asilo rischia di trasformare l’eccezione in regola, minando i principi sanciti nei Trattati. Dobbiamo tornare a parlare di responsabilità condivisa, di rispetto della dignità umana e di accesso effettivo alla protezione internazionale. Altrimenti rischiamo di costruire un’Europa che si chiude su se stessa e tradisce la propria identità giuridica e culturale”. “Abbiamo voluto costruire un percorso che desse ascolto vero alle persone, che non si limitasse alle celebrazioni o ai proclami, ma che partisse dai vissuti concreti e da chi lavora ogni giorno sul campo – spiega l’assessora Adamo – Non possiamo più permetterci una politica che si volta dall’altra parte: vogliamo una Ragusa più giusta, più coraggiosa, più umana”.
Oggi pomeriggio venerdì 11 aprile, si prosegue con il secondo appuntamento, dedicato alla comunità LGBTQIA+, ancora troppo spesso vittima di discriminazioni, invisibilità e violenze. All’auditorium “Cartia” della Camera di Commercio interverranno Monica Giampiccolo (Agedo Ragusa), Andrea Ragusa (Arcigay Ragusa) e Luana Gravina (Cristiani LGBTQ), con l’intervento accademico finale del giurista Marco Poli. Il dialogo sui diritti continua anche domani, sabato 12 aprile, con la terza giornata di “VOCI” con la sessione dedicata ai diritti delle donne e con l’ultimo momento conclusivo che vedrà il confronto di più amministratori locali di diverse città italiane.