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La scienza della formazione delle abitudini e come usarle e tuo favore

Redazione

La scienza della formazione delle abitudini e come usarle e tuo favore

Scopri come il cervello forma le abitudini e come sfruttarle per migliorare la tua vita, creando routine positive e cambiando quelle negative.
Mer, 23/04/2025 - 10:04

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Noi esseri umani siamo una specie molto abitudinaria. Le abitudini semplificano la vita e permettono di svolgere delle azioni in modo automatico con poco sforzo e molta resa. Le abitudini aiutano anche molto il nostro cervello che deve svolgere ogni giorno tantissime attività complicate. La routine e l’abitudine consentono di utilizzare poche risorse energetiche per svolgere quelle attività che facciamo in modo quasi automatico. Per esempio quando fai il login ogni pomeriggio su xon bet.

Le abitudini possono semplificarci molto la vita però a volte possono anche costituire una limitazione. Magari abbiamo una abitudine poco sana oppure abbiamo automatizzato un meccanismo senza rendercene conto. Una riflessione sulle abitudini può essere utile per prendere più consapevolezza e per migliorarci. Capire il loro funzionamento può aiutare a sviluppare delle strategie per usare le abitudini a nostro favore.

La scienza delle abitudini

Dal punto di vista del cervello le abitudini sono dei circuiti neurologici formati e consolidati. Secondo un famoso modello che studia il funzionamento delle abitudini questi circuiti sono formati nei gangli della base, una parte profonda del cervello. Il ciclo dell’abitudine è costituito da tre fasi:

  • Segnale: uno stimolo esterno che avvia il comportamento
  • Routine: la sequenza di movimenti o procedure abitudinarie
  • Ricompensa: il risultato registrato dal cervello sotto forma di determinati stimoli

Quando un ciclo di questo tipo si consolida l’energia che il cervello deve utilizzare per svolgere l’attività diminuisce notevolmente. L’attività nella corteccia prefrontale, associata alla parte logica, diminuisce. Pertanto le azioni vengono svolte in modalità automatica.

Secondo alcuni studi per creare un’abitudine stabile il cervello richiede almeno 66 giorni. Chiaramente questo numero non è assoluto. Molto dipende dal tipo di attività svolta, da quanto viene ripetuta e anche dalle caratteristiche di ogni individuo. Quando si parla di questi meccanismi cerebrali è molto difficile generalizzare sia perché il cervello è un organo estremamente complicato, sia perché è difficile svolgere esperimenti scientifici. Raccogliere dati sulle esperienze personali degli individui è molto difficile e richiede moltissimo tempo.

Quello che sappiamo con certezza è che la dopamina svolge un ruolo di primaria importanza nei meccanismi automatici. La dopamina è un neurotrasmettitore rilasciato dal cervello che crea una sensazione di gratificazione. Quando un meccanismo automatico va a buon fine viene rilasciata dopamina aumentando quindi l’importanza di quella sequenza di attivazioni neurali.

Le buone abitudini

Automatizzare una buona abitudine è un ottimo modo per rendere un’attività parte integrante della tua vita quotidiana. Ci sono diversi trucchi che puoi utilizzare per rendere qualcosa che magari all’inizio può sembrare difficile un vero e proprio piacere. Ti basta sfruttare il meccanismo della dopamina che caratterizza il tuo cervello.

Facciamo un esempio pratico. Magari hai deciso che vuoi leggere di più, oppure iniziare a leggere perché da troppo tempo hai smesso di farlo. Se all’inizio è difficile prova a darti degli obiettivi più piccoli. Magari inizia con una pagina al giorno. Piano piano noterai che il tuo cervello si abituerà a questa attività e quella pagina di lettura non sarà più un peso, ma anzi, ti darà soddisfazione. In poco tempo quella pagina diventerà due, e magari in qualche mese saranno 20. Così partendo da una sola pagina al giorno scoprirai che leggere è per te una attività molto gratificante.

Oltre a iniziare con piccoli passi un’altra cosa che potresti fare è associare l’attività che vuoi automatizzare a una cosa che ti fa piacere. Se prendiamo l’esempio della lettura e ti piace il cioccolato potresti decidere di mangiare un quadretto di cioccolato dopo aver letto qualche pagina del libro. Così il tuo cervello assocerà la lettura alla ricompensa del cioccolato. Una volta che avrà preso questa abitudine potrai anche togliere il cioccolato ma leggere resterà un comportamento abitudinario.

Cambiare una cattiva abitudine

Purtroppo come si automatizzano le buone abitudini anche le cattive possono diventare automatiche. Pertanto è importante avere qualche strumento per provare a cambiare le cattive abitudini. Non è affatto semplice dimenticare qualcosa che è diventato un processo automatico.

Ciò che puoi fare è programmare questo meccanismo con una variazione. Individua qual è il segnale che attiva l’abitudine e qual è la ricompensa che ottieni. Una volta individuati questi associa allo stesso segnale un altro comportamento e poi regalati la stessa ricompensa. In questo modo mantenendo lo stesso segnale e la stessa ricompensa potrai sostituire il nuovo comportamento a quello precedente.

Sei tu a decidere

Nella creazione delle abitudini a volte ti sembra di non avere il controllo sulla situazione. Quello che invece puoi fare è avere consapevolezza e cercare di cambiare ciò che non ti piace e formare nuove routine che ti piacciono. Il potere della mente non è da sottovalutare! Chiaramente se ti senti già sconfitto in partenza non hai molte possibilità di riuscire. Se invece credi in te stesso e inizi a lavorare per il cambiamento, partendo magari da piccoli passi e piccoli gesti, potrai cambiare più di quanto pensavi possibile.