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La Cgil per la campagna referendaria propone una “Carovana per la Cittadinanza” il 29 e 30 aprile a Mazzarino e Caltanissetta

Redazione 1

La Cgil per la campagna referendaria propone una “Carovana per la Cittadinanza” il 29 e 30 aprile a Mazzarino e Caltanissetta

Dom, 27/04/2025 - 23:54

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CALTANISSETTA. Nell’ambito della campagna referendaria per il voto dell’8 e 9 giugno la CGIL, tramite la segretaria Rosanna Moncada, insieme ad ARCI, tramite Calogero Santoro, CoNNGI, Dalla parte giusta della storia , Idem Network , Italiani Senza Cittadinanza, ha condiviso una “ Carovana per la Cittadinanza” che ha attraversato tutte le Regioni con un camper/ furgone messo a disposizione dall’ARCI Nazionale e che sarà nelle città per raccontare ovunque che votare 5 SI è un atto rivoluzionario ed è l’inizio di un cambiamento che possiamo attivare direttamente senza alcuna delega e che migliorerà la vita di milioni di persone ,di milioni di lavoratrici e lavoratori.

In Provincia di Caltanissetta “la Carovana per la Cittadinanza” sarà il 29 a Mazzarino alle ore 10:00 al Mercatino Settimanale e a Caltanissetta il 30 aprile alle ore 19:00 in Piazza Grazia.

“Andremo nei piccoli centri e nelle città per sostenere in una fase di forte astensionismo il valore del voto e per difendere la nostra Democrazia e la nostra Costituzione – ha spiegato la Cgil – Oggi abbiamo la responsabilità di tenere insieme lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza, democrazia, la lotta per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con quella per il diritto alla cittadinanza. Diritto alla cura, diritto all’abitare, diritti civili, diritti ambientali, diritto alla pace: tutto si tiene insieme perché nessuno oggi si salva da solo e la risposta alle ingiustizie non può che essere collettiva, partecipata e solidale.

Nel nostro paese ogni anno muoiono 1000 persone sul lavoro e per questo abbiamo bisogno di rendere il lavoro più sicuro e abbiamo bisogno di cancellare le leggi che hanno reso le lavoratrici e i lavoratori, più poveri e precari. I referendum sul lavoro vogliono cambiare questo paese riconsegnando un lavoro stabile, sicuro, dignitoso, tutelato.

Nel nostro Paese da più di venti anni c’è una legge sulla cittadinanza che produce effetti negativi su centinaia di migliaia di persone che lavorano in Italia, che qui nascono, frequentano scuole e università e che sono costrette ad attendere dieci anni – ma spesso anche molto di più – per ottenere il diritto di vivere liberamente.

Continua così il nostro percorso per promuovere la partecipazione al referendum dell’8 e 9 giugno, andando per le strade , nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nei luoghi di cura e della cultura, per confrontarsi e ascoltare più persone possibili, coinvolgendo le comunità locali, il mondo dell’associazionismo diffuso e del lavoro”.