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Francia, Italia o Germania: quali sono le origini del poker?

Redazione

Francia, Italia o Germania: quali sono le origini del poker?

Ven, 18/04/2025 - 09:53

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Le origini del poker sono ancora oggi oggetto di dibattito tra storici e studiosi dei giochi di carte. Non esiste una versione ufficiale condivisa da tutti gli esperti, ma i documenti disponibili permettono di delineare un quadro storico piuttosto affascinante, ricco e soprattutto articolato. Francia, Italia e Germania sono i tre paesi europei che hanno avuto un ruolo clou nello sviluppo di questo gioco così amato, e che nel corso degli anni ha attraversato diverse fasi evolutive, fino a svilupparsi nel poker moderno. I tre paesi citati poco sopra, dunque, hanno avuto una forte influenza (diretta o indiretta) per il poker di oggi.

Il poker ha antenati italiani

In Italia una delle testimonianze più antiche risale al 1531, quando il duca di Milano Francesco Sforza proibì un gioco di carte molto simile al poker. Questo gioco, che veniva praticato con un mazzo di 20 carte, prevedeva combinazioni come la coppia, il tris e il colore: elementi che oggi fanno parte delle basi del poker moderno. La presenza di queste combinazioni e la struttura del gioco suggeriscono, quindi, un collegamento concreto con la versione che si diffuse in America nel XIX secolo. Inoltre, la celebre opera “I bari” di Caravaggio (datata 1594) raffigura una scena con fortissimi richiami alla pratica del bluff. Chi non sa ancora come si gioca a poker, può approfondire le guide degli esperti per capire meglio non solo le regole, ma anche la già citata pratica del bluffare.

Il ruolo predominante della Francia

Anche la Francia rivendica un ruolo a dir poco cruciale nella storia del poker. Il gioco “poque” era molto popolare nel territorio francese nel XVIII secolo, si giocava con un mazzo ridotto ed era basato molto sull’arte del bluff. Questo passatempo venne portato negli Stati Uniti dai coloni francesi, in particolare nella zona di New Orleans, dove venne adottato e trasformato ancora una volta. Secondo le cronache del 1829, Joseph Crowell descrisse un gioco molto simile al poker moderno, giocato proprio a New Orleans, con un mazzo di 20 carte e quattro giocatori. Questo documento rappresenta una delle prime testimonianze scritte del poker negli Stati Uniti.

Nel 1850, Henry George Bohn aggiunse una descrizione del poker nel suo manuale “First Hand-Book of Games”, contribuendo così alla sua diffusione nel territorio anglosassone. In questa fase il gioco venne arricchito con nuove regole e strutture, tra cui l’introduzione del mazzo da 52 carte e la possibilità di personalizzare le puntate. Questi cambiamenti hanno segnato il passaggio dal poker europeo a quello americano, che avrebbe poi assunto le caratteristiche che identificano il poker che viene giocato ancora oggi in tutto il mondo.

La storia del poker e la Germania

Anche la Germania viene coinvolta nella storia del poker, soprattutto se si considera il lato etimologico della parola. Il termine “poker” potrebbe infatti derivare dal verbo tedesco “poken”: significa “dare colpetti”, ma in gergo veniva utilizzato anche per indicare l’atto del bluff. Questa ipotesi suggerisce un’influenza linguistica tedesca sul nome del gioco, in linea con l’importanza del bluff in tutte le sue varianti. Di contro, il fattore etimologico resta l’unico ponte di collegamento tra Germania e poker.