La giudice del tribunale di Caltanissetta Graziella Luparello ha condannato due persone per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Dodici anni di reclusione è la condanna per Giuseppe Dell’Asta, già condannato per mafia in passato, e 8 anni per Giovanbattista Vincitore. I due, che hanno scelto il rito abbreviato, sono finiti nei guai giudiziari dopo la denuncia presentata da due fratelli imprenditori presentata ai carabinieri i cui militari, dopo una lunga indagine, hanno scoperto la tecnica dell’estorsione con fattura. Al processo si sono costituiti pare civile il Comune di Caltanissetta e all’associazione Rete per la Legalità. Al Comune di Caltanissetta la provvisionale di diecimila euro, per la costituzione di parte civile disposta dall’ex sindaco Roberto Gambino. “Da ex Sindaco e attuale consigliere comunale – ha detto – esprimo soddisfazione per la sentenza emessa che va a colpire duramente una cancrena come l’estorsione nei confronti degli imprenditori locali, alcuni dei quali hanno avuto la forza ed il coraggio di denunciare. Ringrazio l’Arma che ha condotto in maniera egregia le indagini e la magistratura requirente e giudicante che oggi stanno dando alla nostra città la speranza di una società più giusta e soprattutto più sicura. Adesso non è finita, dobbiamo fare sentire la nostra vicinanza agli imprenditori che hanno avuto il coraggio di denunciare e soprattutto dare una possibilità anche a coloro i quali non lo hanno ancora fatto, pertanto chiedo all’attuale amministrazione di utilizzare la provvisionale a favore di associazioni antiracket che possano tutelare le imprese che vogliano intraprendere questo percorso virtuoso, che colpisce l’associazione mafiosa nella sua attività più legata al territorio”.
Estorsione aggravata con metodo mafioso: due condanne a Caltanissetta
Lun, 14/04/2025 - 21:51
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