Il prossimo martedì 29 aprile alle ore 19,00. presso la sala “Fiandaca” del Museo Diocesano del Seminario Vescovile di Caltanissetta, alla presenza del Vescovo, Mons. Mario Russotto, dei rappresentanti dei vari Uffici Diocesani, dei Movimenti e delle Aggregazioni Laicali, sarà presentato il nuovo Servizio di Tutela dei Minori e delle Persone Vulnerabili della Diocesi di Caltanissetta. Il Vescovo ne ha affidato il coordinamento allo psicologo Piero Cavaleri e ha nominato, insieme a padre Rino Dello Spedale Alongi quale assistente ecclesiastico, un nutrito gruppo di specialisti che lo affiancheranno: padre Giuseppe Anzalone (moralista), Chiara Cagnina (avvocata e canonista), i coniugi Pinella Falzone e Salvatore Faraci (docenti), Bianca Giunta (neuropsichiatra infantile), Angela Manduca (avvocata), Gabriella Tomai (magistrato minorile – Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bologna).
Nel corso dell’evento saranno illustrate le finalità del Servizio, che costituisce la diramazione locale di una più vasta rete nazionale e regionale promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana. Verrà presentato anche il punto di riferimento concreto del Servizio, a cui potranno rivolgersi le persone interessate, costituito dal Centro di Ascolto, che è ospitato presso i locali della Parrocchia San Pietro di Caltanissetta e gestito dai coniugi Falzone-Faraci, con l’ausilio dell’intero gruppo di specialisti.
Lo scopo principale del Servizio è quello di attivare percorsi formativi e informativi, rivolti a operatori di pastorale, presbiteri, catechisti, genitori, educatori, in grado di prevenire ogni forma di abuso nei confronti dei minori e delle persone vulnerabili, parte integrante della comunità diocesana nissena. Come è noto, nel corso degli ultimi anni il fenomeno degli abusi si è delineato come una delle emergenze più rilevanti nella Chiesa di oggi. I numerosi casi, emersi in Italia e in molte parti del mondo, hanno posto in rilievo la necessità che essa difenda, in modo capillare e con ogni mezzo adeguato, la dignità e il benessere psicologico di tutti i minori e le persone vulnerabili che ne fanno parte. Si tratta di promuovere, non solo all’interno della comunità diocesana, ma anche in tutto il nostro territorio, una sensibilità e una cultura nuove, più attente al benessere di minori e soggetti vulnerabili, più attente alla prevenzione, all’accompagnamento riparativo degli abusati e al recupero degli abusanti.
Le statistiche ci dicono che il fenomeno degli abusi riguarda in primo luogo la famiglia, poi la scuola e gli ambienti sportivi, solo in ultimo i contesti ecclesiali. Ciò non basta a derubricare l’emergenza e a ridimensionare la gravità di quanto è avvenuto nella Chiesa cattolica. Ogni vittima di abuso, che si registra all’interno di una comunità ecclesiale, grida un bisogno di giustizia e di riparazione, che va ascoltato senza alcuna esitazione. Verso ogni forma di abuso la comunità diocesana, sotto la guida del Vescovo, è chiamata a rispondere con grande attenzione e sensibilità in modo unitario e solidale. In questa prospettiva il Servizio di Tutela e il suo Centro di Ascolto costituiscono solo un punto di riferimento, che può incidere sul fenomeno dell’abuso nella misura in cui lavorerà in totale sinergia con l’intera comunità diocesana e tutte le agenzie educative del territorio.