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Catania. Traffico di migranti dalla Turchia, dal 2021 almeno 3 mila sbarchi

Redazione 3

Catania. Traffico di migranti dalla Turchia, dal 2021 almeno 3 mila sbarchi

Mar, 08/04/2025 - 12:38

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Si stima abbia favorito l’ingresso clandestino in Italia di almeno 3.000 persone a partire dal 2021 ad oggi, calcolando introiti per il sodalizio criminale di almeno 30 milioni di dollari, l’organizzazione dedita traffico di migranti sulla cosiddetta Rotta del Mediterraneo Orientale smantellata dalla Polizia. I migranti, per poter prendere parte alla traversata, erano costretti a pagare all’organizzazione ingenti somme di denaro, circa 10 mila dollari a persona. L’indagine ha permesso di ricondurre al sodalizio oltre 30 eventi migratori, che dal 2021 hanno visto l’arrivo di migliaia di migranti lungo le coste siciliane e calabresi, in aggiunta a numerosi sbarchi avvenuti lungo le coste greche. L’operazione internazionale ha fatto luce su una rete criminale che operava tra l’Egitto, la Turchia e la Grecia, con ramificazioni sul territorio nazionale e ha consentito di identificare il capo dell’organizzazione, un cittadino egiziano che si avvaleva della collaborazione di alcuni suoi congiunti per portare a termine le proprie attività illecite. L’uomo è stato tratto in arresto dopo aver accertato come gestisse il traffico direttamente dalla città di Istanbul, in Turchia, luogo ove si era rifugiato per sfuggire ad un mandato di arresto emesso dalla sua nazione di origine per la medesima tipologia di reati e per cui era stato condannato a 10 anni di carcere. Le indagini, iniziate nel maggio 2022, hanno preso avvio successivamente all’arresto di tre soggetti stranieri, giunti clandestinamente presso il Porto Commerciale di Augusta (Siracusa), perché ritenuti essere gli ‘skipper’ di un’imbarcazione a vela con a bordo decine di migranti clandestini provenienti dalla Turchia. Grazie ad un attento monitoraggio delle rotte migratorie illegali ed alle successive intercettazioni telefoniche effettuate, gli investigatori sono riusciti a tracciare una rete internazionale che facilitava l’ingresso illegale di migranti sul territorio italiano, mettendone spesso a rischio la vita. L’organizzazione aveva messo in piedi un sofisticato sistema che prevedeva il reclutamento di skipper professionisti – per la quasi totalità provenienti dall’Egitto -, la gestione logistica dei migranti su suolo turco in attesa della tanto agognata partenza ed il loro successivo ‘trasporto’ verso le coste greche ed italiane a bordo di imbarcazioni a vela di cui il sodalizio era in possesso: quasi esclusivamente barche a vela di circa 12/15 metri, in discrete condizioni di utilizzo seppur prive di qualsiasi strumento di salvataggio. Il lungo e pericoloso viaggio, avente principalmente inizio dalle aree costiere delle città turche di Bodrum, Izmir e Marmaris, poteva durare anche una settimana e spesso vedeva la presenza a bordo di decine di persone – tra cui donne e bambini – stipate in maniera tale da rendere ancora più difficoltosa e pericolosa la navigazione dato l’elevato numero di persone trasportate in rapporto alle dimensioni del natante.