“W la Real Maestranza”, “W il Capitano”.
In un Mercoledì Santo tanto atteso dalla comunità nissena, la Real Maestranza di Caltanissetta vive il suo giorno e lo fa con devozione e passione verso una tradizione simbolo di appartenenza e di fede.
Il Capitano della Real Maestranza, Gaetano Villanucci, della categoria “Pittori e Decoratori”, visibilmente commosso ed emozionato, indossando la feluca con piuma nera e coccarda tricolore, partendo dalla sua abitazione ha raggiunto il portone d’ingresso del Palazzo del Carmine, aperto dal gesto di bussare tre volte del presidente dell’Associazione Real Maestranza, Luigi Fiocco, dove le Autorità hanno accolto le dieci categorie artigiane, e dove è avvenuto, su un palchetto allestito per l’occasione, il rito della consegna delle chiavi della città; un rito che quest’anno ha visto sfumature nuove e originali: in apertura del rito l’Inno di Mameli suonato dalla banda Albicocco e in chiusura uno scoppio allegro di coriandoli tinti di giallo e di rosso, colori della città di Caltanissetta.
Un’iniziativa, questa, voluta fortemente dal presidente dell’Associazione Real Maestranza, Luigi Fiocco, con il desiderio di offrire una linea giovane, di innovazione, partendo anche dalla figura del Gran Cerimoniere, il giovane Giuseppe Fiocco, che vuole dare grinta e forza al rinnovamento della Real Maestranza e che ha avuto riscontro positivo tra forti applausi e volti su i quali le emozioni intense hanno disegnato sorrisi e fatto brillare gli occhi commossi.
Il primo cittadino di Caltanissetta, il sindaco Walter Tesauro, affiancato dal Prefetto, Chiara Armenia, e dal presidente del Consiglio Comunale, Gianluca Bruzzaniti, ha consegnato con orgoglio ed emozione le chiavi della città al Capitano Villanucci, accanto al quale era presente anche la moglie Provvidenza Romano. Un rito che ha conquistato la folla, emblema di una tradizione che vive e che si tramanda di generazione in generazione, in una nuova formula che ha incantato i nisseni. È stato un momento carico di memoria, un gesto che non rappresenta solo un rito, ma un pieno riconoscimento in cui Caltanissetta affida se stessa nelle mani degli artigiani nisseni, custodi di una maestria, un sapere che ispira e si trasmette.
A seguire, il Capitano della Real Maestranza è giunto alla chiesa Sant’Agata al Collegio dove, dopo un breve momento di preghiera, è stato affidato il crocifisso velato di nero che il Capitano lungo il corteo penitenziale, partito dalla biblioteca Scarabelli, ha portato rivolto alle milizie, sino a raggiungere la Cattedrale dove si è svolto il rituale cambio di guanti, calze e papillon di colore nero con il bianco, per sottolineare il passaggio penitenziale al perdono e di onore nei confronti del Santissimo Crocifisso.
Intrusa in tarda mattinata una pioggia fitta che, però, non ha fermato il corteo, forte nel suo essere. Il corteo della Real Maestranza è proseguito lungo le vie del centro storico, mentre sullo sfondo bambini affascinati sventolavano bandierine con i colori dell’Italia e con il simbolo della Real Maestranza.
In ultimo, composta è solenne è stata, lungo le vie della città, la Processione del Santissimo Sacramento portato da S. E. Mons. Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, accompagnata dalla Real Maestranza.
Momenti identitari, ricchi di emozioni che hanno visto coinvolto un ampio pubblico di fedeli, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, dove attento e certosino è stato anche il servizio di ordine pubblico.
Il Mercoledì Santo di Caltanissetta rinnova una tradizione simbolica, le cui radici affondano nell’identità nissena legata a una profonda fede.
Foto di Gaetano Camilleri