Una foto, mille parole e i sentimenti che dall’interno del cuore prendono vita e graffiano la carta. È questo il concept alla base del concorso letterario nazionale “Mille parole per una foto” promosso da ANCos APS Napoli con il patrocinio di Confartigianato Napoli, e che vede tra i finalisti la nissena Adriana Valenza, insegnante di italiano e latino al liceo “Alessandro Volta” di Caltanissetta e vice preside dell’Istituto.
“Sono molto soddisfatta di questo riconoscimento – dice Adriana Valenza –, anche perché il racconto, pur nella sua brevità, mi ha permesso di dare un messaggio a cui tengo particolarmente, che è quello di vedere la bellezza nelle piccole cose – prosegue –, una bellezza che ci appare all’improvviso perché non siamo pronti a riconoscerla.”
L’idea alla base del concorso letterario era scrivere un racconto breve, di massimo mille parole, appunto, ispirato al tema di una foto: una donna, mano nella mano con un bambino, pronta a salire le scalinate e attraversare un arco, sullo sfondo lo scorcio di un mare sereno e immenso.

La nissena Adriana ha partecipato con il racconto dal titolo “Il mare all’improvviso”, raccontando di una donna di Milano che a Napoli arriva con l’intento di trovare grandi cose e di restarne stupita da esse: “Invece, voltando l’angolo – spiega la finalista nissena –, sotto l’arco vede il mare all’improvviso e capisce che la bellezza è lì, nelle cose che ci aspettano e che dobbiamo scoprire.”
Il messaggio universale racchiuso nelle mille parole di Adriana è il valore della riscoperta. Una riscoperta che ha esplorato attraverso la scrittura e ne ha fatto dono al mondo. Una passione, quella della scrittura, che Adriana definisce come bisogno, come una necessità di voler fissare un qualcosa che resta impresso dentro e a cui si vuole dare forma. Per Adriana scrivere è “dare forma all’informe”.
“Scrivere nasce dal desiderio di dire qualcosa che non riesci a dire nel quotidiano – racconta Adriana –. Quando ho bisogno di svelare alcune cose o di rivelare alcune parti che mi parlano dentro, come il fanciullino di Pascoli, allora ho il desiderio di fissarlo. Io credo molto nel fatto che la bellezza, i racconti, le poesie risiedono nel mondo e nelle cose.”
Già autrice di alcuni racconti e di poesie, Adriana Valenza è stata insignita di diversi premi ed è autrice della pubblicazione “Farfalle”, una raccolta di componimenti poetici il cui titolo è nato dalla suggestione di alcuni versi della poetessa Alda Merini: ‘Ma da queste profonde ferite usciranno farfalle libere’.
“Le poesie sono quelle farfalle che nascono dal dolore, dalla sofferenza e trovano una forma artistica – conclude Adriana –, e paradossalmente quel dolore diventa bellezza.”