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Caltanissetta. Cinquant’anni di arte marziale e valori: l’omaggio del presidente del CONI Scarantino al Maestro Alfonso Torregrossa

Redazione 3

Caltanissetta. Cinquant’anni di arte marziale e valori: l’omaggio del presidente del CONI Scarantino al Maestro Alfonso Torregrossa

Mer, 23/04/2025 - 08:57

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Cinquant’anni di Passione Marziale: Maestro Alfonso Torregrossa 9° dan.

Il decano nisseno della “dolce arte” dei Samurai celebra mezzo secolo di carriera.

Ci sono uomini che nascono per fare la differenza. Non con le parole, ma con l’esempio. Non con la vanità, ma con la dedizione. Uno di questi è senza dubbio il M° Alfonso Torregrossa, classe 71, che oggi compie 50 anni di pratica nella arti marziali , avendo iniziato il suo percorso nel 1975. Un traguardo straordinario che merita di essere raccontato e celebrato. Non solo per la sua longevità marziale, ma per ciò che ha rappresentato e continua a rappresentare per la città di Caltanissetta, per la Sicilia e per l’Italia intera. Un traguardo straordinario segna la vita del Maestro Alfonso Torregrossa, figura centrale nel panorama delle arti marziali italiane e internazionali: cinquant’anni di sacrifici, trasferimenti e dedizione assoluta alla pratica, all’insegnamento e alla diffusione dei valori più autentici delle discipline marziali. Di questi cinquant’anni, ben trenta sono stati consacrati alla valorizzazione del Jujutsu all’interno dello CSEN – Centro Sportivo Educativo Nazionale, ente riconosciuto dal CONI e dal CIP. Da anni, Torregrossa è responsabile nazionale del settore Jujitsu Antico CSEN e Krav Magà , rendendo il Jujutsu uno dei fiori all’occhiello dell’organizzazione. Il Maestro Alfonso Torregrossa Hanshi 9° Dan, (dottore in filosofia delle arti marziali, la più alta ed estremamente rara onorificenza giapponese) si distingue non solo per l’altissimo livello tecnico raggiunto, ma anche per il suo approccio profondo e olistico all’arte marziale: esperto nel linguaggio del corpo, educatore sportivo qualificato. È riconosciuto come Educatore Sportivo Europeo, e ha pubblicato libri sulle arti marziali, divenuti punto di riferimento per appassionati e insegnanti. Ma soprattutto, è oggi un formatore di successo, richiesto in Italia, in Europa e persino in Giappone non solo per le sue doti tecniche, ma anche come life coach, capace di trasmettere valori e strumenti di crescita personale a ogni livello. La storia di Alfonso comincia molto presto, a soli 4 anni, quando entra per la prima volta nel Kodokan Judo Club di via Bissolati a Caltanissetta e poi in via Luigi Rizzo . Ad accoglierlo fu il Maestro Alberto Carrubba e Salvatore Cordova , figure storiche del Judo nisseno. Fin da subito Alfonso dimostrò un’attenzione, una disciplina e una fame di apprendere fuori dal comune. Non era solo un bambino curioso, ma un piccolo marzialità in divenire. Ricordo ancora come osservava i movimenti degli adulti, li replicava con naturalezza, e si fermava anche a fine lezione a fare domande. Era chiaro che quel bambino aveva qualcosa di speciale. Lo capimmo subito per il talento naturale e lo spirito di sacrificio, conquistando con il Judo numerose vittorie regionali e nazionali. Tuttavia, successive divergenze lo portarono a trasferirsi a Palermo, unendosi alla Yama Arashi sotto la guida del Maestro Salvatore Livigni, dove, pur continuando la pratica del Judo conquistando numerose vittorie regionali e nazionali, scoprì il Jujitsu, un’arte marziale che lo affascinò profondamente per la sua ricchezza tecnica, la sua filosofia e la sua storia millenaria. Alfonso affiancò allo studio del Jujitsu anche altre arti marziali tra cui l’Aikido. Con assoluta dedizione, ottenne nel 1987 la sua prima cintura nera in Jujitsu, seguita nel 1990 dalla cintura nera in Aikido sotto la guida diretta del Maestro Tamura, uno dei principali allievi del fondatore Morihei Ueshiba. Ma il suo cammino non si arrestò lì: fu infatti il primo italiano a conseguire la cintura nera nel Tomiki Aikido, uno stile che fonde i principi tradizionali dell’Aikido con la struttura competitiva del Judo, integrando anche elementi di altre scuole come lo Yoshinkan e l’Iwama Ryu — a quest’ultimo dedicò persino un libro. Un aspetto che lo ha sempre contraddistinto è la sua assoluta discrezione. Nonostante avesse ricevuto da ogni insegnante richieste di concentrarsi su uno stile marziale in particolare, Alfonso ha sempre rifiutato di etichettarsi come un praticante di un solo sistema. Non ha mai voluto “fare campagna” per nessuno stile in particolare, ed era solito rispondere, quando gli venivano chieste informazioni su cosa praticasse, con un semplice: “Non so, cerco di imparare tutto”. Un uomo che amava praticare senza ostentare, dedicandosi a tutte le discipline marziali con pari serietà, senza mai dirlo ad alta voce. Il suo amore per il Ju Jutsu non è mai stato spento, e lo studio continuo di ogni arte marziale gli ha permesso di diventare un vero e proprio pioniere. Eppure, tra tutti questi stili, il suo cuore non ha mai smesso di battere per il Ju Jutsu. Nel 1990, Alfonso Torregrossa iniziò a insegnare Jujitsu e Aikido a Caltanissetta, tenendo i suoi primi corsi presso la storica palestra Olimpia Club di via Salvati. Non fu un cammino facile. Nonostante la sua competenza e il suo entusiasmo, si trovò ad affrontare numerose resistenze da parte di alcuni praticanti locali di arti marziali, che vedevano nella sua proposta una minaccia ai loro piccoli interessi. Alcuni tentarono di ostacolarne la crescita, screditando la disciplina o cercando di isolarlo all’interno del panorama sportivo cittadino. Ma Alfonso Torregrossa non si è mai fermato. Con la forza silenziosa di chi è abituato a combattere sul tatami e nella vita, ha continuato ad allenare, a studiare, a formare, portando avanti il suo progetto con determinazione, coerenza e senza mai scendere a compromessi con la qualità e la verità marziale. Spinto da un profondo desiderio di verità marziale, Alfonso decise di andare direttamente in Giappone, alla fonte. In un’epoca in cui molti si accontentavano di versioni occidentalizzate e semplificate delle arti, lui scelse la via più difficile ma autentica: lo studio delle scuole tradizionali di Ju Jutsu. Per diversi anni ha viaggiato in Giappone, Europa, America e Italia, immergendosi in ogni scuola marziale, sempre alla ricerca di insegnamenti autentici e rigorosi. Ha studiato con i maestri giapponesi più prestigiosi, in particolare con i maestri di Aikido e Daito Ryu Aikijujutsu e delle scuole storiche di Ju Jutsu, apprendendo tecniche, filosofie e segreti che solo in Giappone possono essere trasmessi. Non si è mai fermato, spostandosi continuamente per imparare il meglio, sempre alla fonte, con maestri rigorosamente giapponesi. In Giappone ha scoperto lignaggi, codici, tecniche perdute, diventando il pioniere in Europa e rappresentante ufficiale in Italia della prestigiosa scuola Renshinkan, una delle più antiche e rispettate organizzazioni giapponesi di Ju Jutsu tradizionale , uno dei pochissimi occidentali a essere pienamente accettato in questi ambienti riservati. A oggi, è l’unico italiano a possedere alti titoli con lignaggio riconosciuto e documentato giapponese . Ma la sua missione non si è mai fermata alla tradizione. Nel 1997, Alfonso ha introdotto in Italia il Krav Maga, quando ancora nessuno ne conosceva il valore. Pioniere anche in questo, ha formato militari, polizia, operatori speciali, istruttori civili. Poco dopo aggiunse anche il Kapap israeliano con il maestro Galisko , di cui oggi è 8° dan . Le sue conoscenze e la sua esperienza lo hanno reso un punto di riferimento a livello nazionale per chiunque voglia avvicinarsi alla difesa personale con serietà. La figura di Alfonso Torregrossa Sensei si distingue non solo per la sua profonda maestria nelle arti marziali tradizionali, ma anche per il suo concreto impegno nella sicurezza personale e nella formazione antiaggressione, con una particolare attenzione alla difesa femminile. La sua expertise lo ha portato a ricoprire il ruolo di responsabile formatore per la IPO (International Police Organization), un incarico che testimonia la sua autorevolezza e la fiducia riposta nelle sue competenze a livello internazionale. Alfonso non ha mai voluto solo “insegnare tecniche”. Ha scelto di educare attraverso le arti marziali, fondando l’ASD Samurai Dojo di Caltanissetta, un luogo che è diventato tempio di disciplina, cultura e formazione. Oggi, questo Dojo riconosciuto annualmente in Giappone è tra i più rispettati d’Italia, frequentato da allievi di ogni età e provenienza. Una delle sue caratteristiche fondamentali è che non ha mai voluto certificazioni da organizzazioni private o pseudo federazioni. Alfonso ha scelto esclusivamente di ottenere i suoi diplomi dopo esser esaminato direttamente da Organizzazioni Nipponiche riconosciute dal Governo Giapponese, come organo di governo nazionale sotto la protezione della Casa Imperiale, dimostrando la sua fedeltà alla tradizione autentica. Questo gli ha permesso di ottenere il titolo di Hanshi in Ju Jutsu e Shihan in Aikido, un riconoscimento che si lega indissolubilmente alla storia giapponese e alla sua linea di insegnamento, senza compromessi. Oggi, è uno dei pochi Europei ad avere un grado di Hanshi autentico in Ju Jutsu e Shihan in Aikido , riconosciuto ufficialmente dal Giappone, senza il filtro di organizzazioni private. Il suo approccio rimane quello di sempre: umiltà, studio continuo, rispetto per tutti. È stato maestro di centinaia di allievi, e riferimento per decine di insegnanti, che ancora oggi gli riconoscono una leadership fondata sull’esempio e non sulla gerarchia. Oggi, mentre festeggiamo i suoi 50 anni di arte marziale, possiamo dire con orgoglio che Alfonso Torregrossa ha scritto una pagina importante della storia marziale italiana. Ha portato onore alla nostra terra, ha formato generazioni nel rispetto delle radici, ha combattuto contro l’improvvisazione e la falsità, scegliendo sempre la strada più dura ma vera. Come Presidente del CONI di Caltanissetta, e come uomo che ha visto questo viaggio iniziare fin dall’infanzia, sono fiero di poterlo onorare pubblicamente. A te, Alfonso, va il ringraziamento di tutta la comunità sportiva, e l’augurio di continuare ancora a lungo a camminare con la stessa passione, determinazione e sorriso di sempre.

Con stima profonda,

M° Salvatore Scarantino Presidente del CONI – Caltanissetta