Ieri, primo aprile, si è svolto il seminario dal titolo “La drammaturgia europea di Rosso”, iniziativa di carattere culturale inserita nell’ambito della celebrazione dei 150 anni dall’inaugurazione del Teatro Regina Margherita, teatro comunale dedicato alla prima Regina consorte d’Italia, e che rappresenta un gioiello nel cuore della Sicilia, tra i più antichi d’Italia.
Il seminario, condotto dal prof. Alfredo Sgroi dell’Università di Catania, stato introdotto dall’arch. Giuseppe Giugno e dalla prof.ssa Maria Grazia Trobia del Liceo Classico “Ruggero Settimo” di Caltanissetta. Inoltre, il prof. Sgroi ha catturato l’attenzione degli studenti presenti in platea e, con uno stile divulgativo semplice ma diretto, li ha invitati a riflettere sull’attualità del pensiero dello scrittore e drammaturgo di Caltanissetta Pier Maria Rosso di San Secondo. Un è esempio da cui si è partiti è stata la critica della società moderna e dell’individuo sempre più privato della propria identità e talvolta più vittima passiva che timoniere della propria esistenza.
Quello dello scrittore di Caltanissetta è un percorso letterario e umano. Partito dalla sua città natale, è stato influenzato anche dal “Grand Tour” in giro per l’Europa, dove ancora oggi rimane una penna molto apprezzata.
Nel corso della mattina si è esibito anche il Liceo Classico “Ruggero Settimo” – indirizzo Coreutico, sulle note di Gamzatti Variation, Act II, dal balletto “La Bayadère”(Musica di Ludwig Minkus), messo in scena subito dopo il monologo “E la chiamavano Donna (Rosetta Di Maria), con la voce di Marco Di Francesco.