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Caltanissetta. “Viva la Misericordia di Dio”, a piedi scalzi e intonando le ladate i Fogliamari portano in Processione il Signore della Città

Redazione 3

Caltanissetta. “Viva la Misericordia di Dio”, a piedi scalzi e intonando le ladate i Fogliamari portano in Processione il Signore della Città

Sab, 19/04/2025 - 11:37

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Un momento intimo e struggente quello che ha unito numerosi fedeli intorno alla Processione del Signore della Città, ultimo appuntamento di una Settimana Santa 2025 di Caltanissetta che ha raccontato tradizione e anche innovazione attraverso occhi affascinati e cuori colmi di spiritualità.

Il Santissimo Crocifisso Signore della Città, in un Venerdì Santo molto sentito, simbolo della passione e della morte di Cristo, è andato in processione partendo dal Santuario in cui è custodito e portato in spalla e a piedi scalzi, lungo le vie della città, dai “Fogliamari” mentre intonavano le “ladate” e gridavano “Viva la Misericordia di Dio”.

Ad accompagnare la Processione il clero, presieduto dal S. E. Mons. Mario Russotto, Vescovo di Caltanissetta, il corteo della Real Maestranza con il suo capitano Gaetano Villanucci e le autorità civili e militari, sullo sfondo le note della banda musicale; e intanto le strade del capoluogo nisseno si gremivano di persone, raccolte in un religioso silenzio, in attesa del passaggio del Simulacro del Signore della Città, posto sul fercolo dorato.

Poi le parole del Vescovo, dalla Chiesa Sant’Agata al Collegio, in una benedizione pregna di riflessione: “Questa sera qui dalle nostre strade aiutaci a camminare la vita a fronte alta, con schiena dritta, da uomini e donne che non strisciano ai piedi dei potenti, ma che trovano in te la dignità della fedeltà alla propria umanità; che trovino in te l’onesta di esserci in questa città per costruirla insieme ai tuoi piedi, perché Gesù crocifisso tu eri, sei e rimarrai sempre per noi il Signore della Città. Evviva la Misericordia di Dio.”

Un avvenimento, la Processione del Signore della Città, tra i più attesi dal popolo che ha saputo abbracciare il suo Santissimo Crocifisso Signore della Città tra commozione e devozione; un culto religioso che affonda le radici in un’identità simbolo di una fede nissena che scuote le coscienze e raccoglie i suoi figli in una comunione fraterna.

A chiusura della Processione, quando il Signore della Città è tornato nel luogo in cui è custodito, le parole del Vescovo Russotto: “Abbiamo celebrato un Venerdì Santo straordinario, abbiamo visto la devozione di tutta la nostra città al suo signore crocifisso che chiama il “Cristo Nero”. Sono davvero lieto e orgoglioso di voi, carissimi figlioli Fogliamari e devoti del crocifisso, perché ancora una volta avete espresso con la vostra semplicità la devozione e la fede in Cristo Gesù, con il vostro canto che sottolineava i lamenti di Cristo, con la vostra attenzione e devozione. E dico alle famiglie nissene incoraggiate i giovani, i vostri figli a far parte dei Fogliamari e dei devoti perché dobbiamo portare avanti non una tradizione ma una fede nel Cristo crocifisso Signore della Città. E questo è possibile con la collaborazione delle carissime suore francescane del signore che ai piedi di questo crocifisso sono germogliate dalla santità del venerabile padre Angelico Lipani e sono ben accompagnate nel loro cammino spirituale dal carissimo Padre Tumminelli che tanto amore ha per il nostro Santuario e per il crocifisso e per i nostri figlioli Fogliamari. Devo pubblicamente porgere i miei complimenti alla Real Maestranza presieduta da un giovane che ha dato un esempio onorevole e onorabile di attenzione, devozione e di ordine. Grazie, questa sera abbiamo dato alla città una lezione di fede, dobbiamo andare via da questo Santuario con il cuore trafitto dall’amore di Cristo per accendere di amore le nostre famiglie, la nostra città, e sono certo che le carissime suore francescane del signore in questo piccolo Santuario pregano anche per noi. E allora stringiamoci intorno al nostro Signore e amiamo la nostra città; amare la città di Caltanissetta significa anche venerare il suo signore che è Cristo Crocifisso.”

Foto di Walter Lo Cascio