Salute

Blitz contro le corse e la macellazione clandestina di cavalli, scattate denunce a Catania

Redazione 3

Blitz contro le corse e la macellazione clandestina di cavalli, scattate denunce a Catania

Gio, 24/04/2025 - 12:46

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Operazione della polizia di Catania contro le corse e la macellazione clandestine di cavalli. Il blitz dei poliziotti della questura etnea in 11 stalle abusive, tutte nel quartiere San Cristoforo, ha permesso di scoprire alcuni gravi casi di maltrattamenti di animali consentendo di salvare cinque cavalli. La task-force coordinata dai poliziotti dell’ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico ha visto impegnati diversi agenti del commissariato San Cristoforo, della Squadra a cavallo della questura e il personale del corpo forestale della Regione Siciliana, oltre ai medici del dipartimento di Prevenzione veterinaria dell’Asp di Catania. In alcuni casi, i poliziotti hanno trovato i cavalli in condizioni igieniche pessime, ristretti in uno spazio fin troppo limitato e del tutto inadeguato ad ospitare gli animali. Oltre alle carenze strutturali, i poliziotti hanno constatato come alcuni animali si trovassero in precarie condizioni di salute perché malnutriti e, persino, lasciati senza cibo e acqua. Per questi motivi sono state prestate subito le cure necessarie dai medici veterinari, presenti durante i controlli. In seguito si è andati avanti con il fermo amministrativo. Durante le verifiche, i poliziotti hanno trovato e sequestrato svariati farmaci, alcuni dei quali di natura dopante, utilizzati senza alcuna prescrizione medica e somministrati ai cavalli per migliorare le loro prestazioni. Tre dei gestori delle stalle abusive sono stati identificati e denunciati per maltrattamento di animali e due di loro sono stati denunciati per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. Uno dei proprietari, inoltre, è stato denunciato anche per esercizio abusivo della professione veterinaria per avere acquistato i farmaci senza prescrizione medica e averli somministrati agli animali senza averne alcuna competenza. Al termine degli accertamenti, ai gestori sono state elevate multe per oltre 35mila euro.