Con l’accusa di tentato omicidio con l’aggravante della recidiva specifica e detenzione di arma clandestina, ugualmente con recidiva specifica, la Procura di Pisa ha arrestato Benedetto Ceraulo, 63 anni, originario di Caltanissetta, l’esecutore materiale dell’omicidio di Maurizio Gucci, avvenuto il 27 marzo 1995 a Milano.
Il fermo dell’uomo, che era tornato in libertà due anni fa dopo la condanna definitiva a 28 anni di carcere, è stato disposto dopo che nel primo pomeriggio di martedì 22 aprile, nel giardino dell’abitazione presa in affitto nel comune pisano di Santa Maria a Monte, ha sparato al figlio 37enne, Gaetano, al culmine di un litigio, cercando poi di togliersi la vita con la stessa arma da fuoco. Il sostituto procuratore della Procura pisana, che coordina le indagini, ha disposto il piantonamento di Benedetto Ceraulo nell’ospedale Cisanello di Pida dove si trova ricoverato in gravi condizioni.
Il pubblico ministero ha già chiesto la convalida dell’arresto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale. Gli investigatori dei carabinieri del comando provinciale di Pisa sono al lavoro per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e il movente della sparatoria, verosimilmente dovuto a futili motivi: il padre avrebbe perso il controllo della situazione a seguito della constatazione di un graffio sulla sua auto cagionato dal figlio.
Benedetto Ceraulo ha sparato con una pistola detenuta illegalmente al figlio ferendolo in modo non grave tanto che il 37enne è salito sulla sua auto ed è fuggito, dando l’allarme al 112. Ora è ricoverato all’ospedale di Pontedera (Pisa) ma non corre pericolo di vita. Gli inquirenti stanno conducendo tutti gli accertamenti necessari, incluse le verifiche sull’arma, una pistola di piccolo calibro con matricola abrasa, ritrovata sul posto del tentato omicidio, utilizzata verosimilmente per colpire il figlio e per compiere il gesto autolesionistico. (Adnkronos)