Salute

A Catania guardia giurata ferita nel tentativo di sedare una lite tra parenti in un pronto soccorso

Redazione 1

A Catania guardia giurata ferita nel tentativo di sedare una lite tra parenti in un pronto soccorso

Sab, 26/04/2025 - 14:38

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Ha tentato di sedare una lite tra parenti al pronto soccorso ed è stato aggredito. Vittima dell’episodio di violenza avvenuto all’ospedale Garibaldi centro di Catania è stata una guardia giurata della Mondialpol Security che ha riportato la perforazione del timpano a seguito di un violento colpo ricevuto.

A renderlo noto la Filcams Cgil e la Camera del lavoro di Catania esprimendo la “massima solidarietà” alla guardia giurata. “Da troppo tempo – dicono il segretario generale della Filcams Cgil di Catania, Davide Foti, e il funzionario Giuseppe Grillo – il settore della vigilanza privata, e più in generale gli operatori che garantiscono il funzionamento dei servizi ospedalieri, è ignorato dalle istituzioni. Si tratta di lavoratori che, nonostante la professionalità e il coraggio dimostrati ogni giorno, sono lasciati soli ad affrontare situazioni di estrema pericolosità”.

Per il segretario generale della Cgil di Catania, Carmelo De Caudo, “le aggressioni si registrano oramai a ritmo giornaliero nella nostra città. Le istituzioni non possono girarsi dall’altra parte. È necessario trovare una risposta condivisa con i sindacati, affinché questi lavoratori non rischino danni gravi o persino irreparabili, mentre fanno il proprio dovere”.

La Filcams Cgil e la Cgil di Catania chiedono “con forza l’apertura immediata di un tavolo di crisi”, a partire dalla prefettura, coinvolgendo tutte le istituzioni competenti, affinché si individuino “misure concrete per la tutela dei lavoratori e per il ripristino di condizioni di sicurezza nei nosocomi cittadini”. “La sicurezza di chi lavora per la salute pubblica è un diritto che non può più essere ignorato – concludono i rappresentanti sindacali -. È tempo che si adottino provvedimenti urgenti, prima che altri lavoratori paghino il prezzo della colpevole indifferenza”.