La Basilica di Santa Maria Maggiore, situata nel cuore di Roma, rappresenta uno dei luoghi spirituali più significativi legati al pontificato di Papa Francesco. Durante gli anni del suo ministero, il Santo Padre vi si recava frequentemente per affidare alla Madonna le sfide del proprio cammino pastorale e per trovare conforto nella preghiera silenziosa. La sua profonda devozione a Maria, Madre della Chiesa, si è rivelata una colonna portante del suo percorso di fede e ha offerto un messaggio di speranza per milioni di fedeli in tutto il mondo.
Francesco Guadagnuolo, celebre artista nisseno di fama internazionale, ha tratto profonda ispirazione da questo luogo sacro per dar vita a opere d’arte dedicate alla Madonna. Con la serie di dipinti intitolata La Vita di Maria, l’artista ha immortalato momenti fondamentali come l’Annunciazione, la Natività e la Passione, trasmettendo con pennellate vibranti e delicate la sacralità e il mistero di tali scene. Guadagnuolo rappresenta Maria come Madre universale e portatrice di speranza, intrecciando arte e fede in una sintesi di rara intensità, che rende omaggio eterno alla figura della Santa Maria.
La Basilica, scelta da Papa Francesco come luogo per il suo eterno riposo, continua a essere un simbolo potente di speranza e protezione per i credenti. Qui, in una notte solenne e carica di significati, il Papa, la Madonna e il sacro spazio si fondono in una visione di fede e amore eterno.
L’opera L’ultimo viaggio di Papa Francesco (collage, acrilico e tecnica mista), di Francesco Guadagnuolo, cattura i momenti più emblematici del funerale del Santo Padre attraverso una composizione dall’elevato valore simbolico ed emotivo. La parte inferiore del quadro raffigura la Cripta di San Pietro, cuore spirituale della Basilica Vaticana, dove Cristo e la Madonna sono rappresentati in una sacra unione, incarnando il significato trascendente dell’evento.
A sinistra, la figura del Cardinale Giovanni Battista Re, intento a celebrare con una profonda Omelia la vita e l’eredità del Papa, si staglia nella narrazione visiva. Al centro, la tomba di Papa Francesco si fonde simbolicamente con la venerata icona della Salus Populi Romani di Santa Maria Maggiore, creando un’immagine unitaria e universale. Nella parte superiore, la facciata della Basilica di Santa Maria Maggiore domina la scena, circondata da poveri, fragili, emarginati e indigenti, protagonisti di un gesto toccante di devozione mentre accompagnano il feretro verso il luogo della tumulazione.
L’opera ritrae anche un evento straordinario: l’incontro tra il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il Presidente statunitense Donald Trump, avvenuto nella Basilica Vaticana. Questo dialogo, descritto come “produttivo”, si eleva nel sacro silenzio, come un messaggio di speranza e riconciliazione, quasi come se Papa Francesco, con la sua morte, avesse voluto offrire un segnale di riconciliazione al mondo.
Infine, sulla destra del dipinto, emerge la figura del Papa che regge una candela accesa, simbolo luminoso di speranza e luce per la Pace globale. Con maestria, Guadagnuolo intreccia spiritualità, arte e attualità, regalando un’opera di straordinario impatto emotivo e simbolico, capace di celebrare l’eredità del Santo Padre come guida spirituale universale e portatore di un messaggio di Pace senza confini.