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Tentano di truffare un’anziana fingendosi poliziotti, 80enne li fa arrestare

Redazione 3

Tentano di truffare un’anziana fingendosi poliziotti, 80enne li fa arrestare

Lun, 24/03/2025 - 08:37

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Hanno pensato di derubare una 80enne facendo leva sulla sua età, ma l’anziana, fiutando il raggiro e mettendo in pratica i suggerimenti appresi dopo aver seguito le campagne di informazione della Polizia di Stato, è riuscita a fare arrestare due truffatori, un 21enne catanese e un 26enne di Ragusa. Dopo aver contattato telefonicamente la vittima, uno dei due si è presentato come ‘comandante della polizia’ spiegando che il figlio era rimasto coinvolto in un incidente stradale, causando la morte di una donna incinta, e passando poi al telefono altri due complici: un finto avvocato e un finto giudice. Infine, la richiesta: “Per risparmiare la galera a suo figlio, è necessario che lei consegni a uno degli agenti che suonerà da lì a poco alla porta della sua abitazione tutto il denaro e i gioielli in oro in suo possesso”. Dall’altro capo del telefono, però, la donna, che appena un mese fa si era imbattuta in un analogo episodio, riuscendo a far fallire, anche in quel caso, il piano, ha mantenuto la calma e tenuto al telefono il proprio interlocutore. Nel frattempo, ha scritto un messaggio alla figlia, chiedendole di avvertire la Polizia. Gli agenti hanno così raggiunto l’abitazione della donna, ancora al telefono con il truffatore, e intercettato uno dei complici del raggiro mentre stava suonando al campanello di casa. L’uomo, già noto alle forze di polizia per i numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e per aver messo a segno truffe dello stesso tipo, è stato arrestato in flagranza. Il malvivente, sempre al telefono con l’anziana, non essendo a conoscenza dell’arresto del complice e non ricevendo risposte, ha deciso di inviarne un altro. Con gli agenti appostati sotto casa, l’anziana ha aperto la porta di casa al secondo emissario, il 21enne. Il giovane, che pensava di dover ritirare la borsa con denaro e gioielli, si è trovato davanti uno dei poliziotti che lo ha arrestato. Per entrambi l’accusa è di tentata estorsione, in quanto hanno minacciato la vittima di arrestare il figlio se non avesse pagato. Il gip ha convalidato gli arresti, disponendo per il 21enne gli arresti domiciliari e per il 26enne la custodia cautelare in carcere.