“In queste lunghe settimane ho scelto che, al mio posto, parlassero gli atti per dimostrare, come spero ancora accadrà, che io ho agito per risolvere problemi ereditati”. A dirlo è il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Ferdinando Croce, a carico del quale la Regione siciliana, attraverso l’assessorato della Salute, ha avviato il procedimento di decadenza, disponendo nel contempo la sua immediata sospensione dalle funzioni per 60 giorni. “Basta guardare gli atti richiesti dal ministero della Salute nell’ambito di una ispezione ancora in corso – sottolinea Croce – per verificare che quando a luglio, per la prima volta, mi sono state rapportate le criticità di refertazione ho adottato tutte le misure a mia disposizione, garantendo nel tempo previsto una refertazione entro 20 giorni al mese di febbraio”. “Ho anche tempestivamente avvisato l’assessorato regionale della Salute – dice ancora il manager adesso sospeso -, ricevendo silenzi e nessun aiuto fintantoché la vicenda non ha assunto rilevanza mediatica. Di questa vicenda resta intatta l’amarezza per la tutela delle persone, per i pazienti. Alla loro sofferenza, in una provincia difficile sotto il profilo della organizzazione sanitaria e travolta da scandali giudiziari, ho cercato di dare in questi primi mesi di lavoro una iniziale risposta con il costante supporto di tutto il personale aziendale. So di aver agito con coscienza, onestà e impegno. Il resto – conclude Croce – toccherà accertarlo in tutte le competenti sedi giudiziarie, alle quali valuterò di rivolgermi senza spirito di rivalsa, con l’obiettivo unico di fare emergere la verità”.
Sospensione Direttore generale dell’Asp di Trapani Croce: “Problemi ereditati e da assessorato silenzi e nessun aiuto”
Ven, 28/03/2025 - 14:58
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