Salute

Sanità. Seus 118, nel 2024 in Sicilia 427 mila interventi: 60 mila tra Caltanissetta-Enna-Agrigento

Redazione 3

Sanità. Seus 118, nel 2024 in Sicilia 427 mila interventi: 60 mila tra Caltanissetta-Enna-Agrigento

Gio, 27/03/2025 - 14:38

Condividi su:

“Nel 2024 in Sicilia abbiamo effettuato oltre 427 mila interventi. Siamo in enorme crescita e questo fa capire quanto il 118 sia davvero vicino alla comunita'”. Cosi’ Riccardo Castro, presidente della Seus 118, parlando con i giornalisti a margine del convegno “118. Prospettive del sistema emergenziale”, in corso a Palazzo dei Normanni, a Palermo. Lo scorso anno nell’Isola la Seus ha effettuato 427.389 interventi di soccorso (60 mila tra Caltanissetta-Enna Agrigento, 161 mila Catania-Ragusa-Siracusa, 147 mila Palermo-Trapani, e 57 mila a Messina). Presente con 252 postazioni in tutta la regione, a farla da padrone e’ Palermo (62 piu’ una a Lampedusa) seguita da Catania (42) e Messina (38), mentre sul fronte dei mezzi, puo’ contare su 364 unita’, mentre per quanto riguarda il personale sono oltre 3 mila i lavoratori (2358 autisti-soccorritori e 672 personale amministrativo-operatori tecnico logistici). “Siamo sempre pronti a migliorarci per rendere ancora piu’ efficiente e performante il nostro sistema – sottolinea Castro – a partire dai tempi medi di intervento. Abbiamo fatto un’analisi e devo dire che con grandi sacrifici abbiamo adottato una buona ‘practice’ nell’ultimo anno e mezzo”. Rimangono tuttavia ancora “grandi sfide”, prima tra tutte quella della digitalizzazione per implementare e potenziare il 118 digitale. “Presto la nostra regione si dotera’ di due cloud data center a Palermo e Catania che coordineranno tutte le centrali operative”. Un sistema informatico “unico conforme sia alla regolazione generale sulla protezione dei dati ma anche sotto il profilo della cyber sicurezza e, quindi, della privacy, un sistema importante”. Sul fronte del personale, “siamo in dirittura d’arrivo per quanto riguarda la gara interinale per il potenziamento dell’organico che ovviamente ha bisogno di essere rimpolpato – assicura Castro – e va sempre sottolineato l’enorme lavoro degli autisti soccorritori che pur in carenza non lesinano sforzi per garantire un efficiente servizio alla nostra sicurezza”.