CALTANISSETTA. Si registrano importanti novità sul fronte della vicenda giudiziaria legata al decesso del giovane Mirko Mattina avvenuto nel dicembre del 2021. Il Gip del Tribunale di Caltanissetta David Salvucci ha disposto l’imputazione coatta per 4 medici dell’Ospedale Sant’Elia.
La vicenda ha preso le mosse dal padre Vincenzo, difeso dai legali Andrea Zuccalà e Donatella Baglio, che ha presentato denuncia ravvisando l’esistenza di responsabilità in capo ai medici e al personale che aveva avuto in cura il figlio.
Avviate le relative indagini, erano state 9 le persone iscritte nel registro degli indagati. In quella circostanza era stata anche disposta l’autopsia sul corpo del giovane nisseno e il successivo incidente probatorio al fine di accertare eventuali responsabilità in capo alle persone indagate.
Il Pm, in un primo tempo, aveva formulato richiesta di archiviazione alla quale la famiglia del giovane nisseno s’è tuttavia opposta.
Le tesi dei legali della famiglia Mattina sono state ora accolte dal Gip Salvucci che ha ordinato al pm l’imputazione coatta per i medici I. O, R.M.P., M.M. e C.M., per i reati di omicidio colposo e cooperazione nel delitto colposo.
Secondo il Gip sarebbero loro ascrivibili responsabilità che avrebbero portato alla morte del ventiseienne Mirko Mattina. A difendere i quattro medici per i quali è stata chiesta l’imputazione coatta sono gli avvocati Sergio Iacona, Sonia Costa e Gaetano Maria Lisi. Archiviate invece le posizioni dei chirurghi P.L.C. e P.T., dei radiologi C.F. e I.I. e dell’infermiere G.C.. La loro condotta non avrebbe ravvisato profili di responsabilità nella morte di Mirko Mattina.
