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È morto Angelo Nardinocchi, memorabile baritono per “Rigoletto”

Redazione 3

È morto Angelo Nardinocchi, memorabile baritono per “Rigoletto”

Sab, 22/03/2025 - 10:05

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Il cantante lirico Angelo Nardinocchi, basso-baritono di fama internazionale, ospite regolare di tutti i maggiori teatri italiani e celebre per le sue interpretazioni del verdiano “Rigoletto”, un ruolo che è diventato la sua firma, è morto a Roma giovedì 20 marzo all’età di 81 anni. I funerale sono stati celebrati questa mattina, sabato 22 marzo, nella basilica di Santa Maria in Trastevere. Dopo gli studi al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, sotto la guida di Jolanda Magnoni, già voce nel Coro della Cappella Sistina, dopo la vittoria di diversi concorsi Angelo Nardinocchi si è dedicato in particolare ai ruoli di carattere, sotto la guida di Sesto Bruscantini, collaborando con i massimi cantanti, direttori e registi in tutti i teatri d’Italia, in importanti produzioni e con un vastissimo repertorio che spaziava dalle origini del recitar cantando a prime assolute di opere contemporanee. Nardinocchi è stato un habitué dell’Arena di Verona, del Festival Pucciniano, del Teatro dell’Opera di Roma, del Teatro San Carlo di Napoli, del Teatro Regio di Parma, del Teatro Regio di Torino, del Teatro Verdi Trieste, del Teatro La Fenice di Venezia e del Teatro Bellini di Catania. Si è inoltre esibito regolarmente all’estero, in particolare in Giappone, Germania, Cina, Corea del Sud, Brasile e Stati Uniti. Nardinocchi debuttò al Festival dei Due Mondi di Spoleto nella “Bohème” nel ruolo di Marcello, riscuotendo grande consenso di critica; successivamente venne chiamato per interpretare “Rigoletto” che da allora divenne l’opera da lui maggiormente eseguita. Era specializzato nei ruoli di carattere ed ha interpretato “Il maestro di cappella”, “Il Signor Bruschino”, Fra Melitone ne “La forza del destino”, Leporello in “Don Giovanni”, il sagrestano nella “Tosca”, Spinelloccio in “Gianni Schicchi”. Si è esibito anche nelle opere del ‘700 di Pergolesi, Salieri, Scarlatti e Fioravanti. Angelo Nardinocchi ha affiancato grandi interpreti come Luciano Pavarotti al Teatro San Carlo di Napoli in “Un ballo in maschera” e sempre con il grande tenore ha inaugurato la stagione 1996-97 del San Carlo con “Tosca”, e Mirella Freni in “Fedora” al Teatro dell’Opera di Roma e al Teatro Comunale di Bologna, oltre che Raina Kabaivanska, Katia Ricciarelli, Daniela Dessì, Marcelo Alvarez, Piero Cappuccilli, Aldo Protti e Giuseppe Taddei. E’ andato in tournée con il Teatro dell’Opera di Roma in Giappone e in Germania con “Tosca” e “Traviata”. Ha cantato con i direttori d’orchestra fra i più importanti al mondo: Nello Santi, Bruno Bartoletti, Semyon Bychkov, Riccardo Muti, Christian Thielemann, Marcello Viotti, Paolo Carignani, Donato Renzetti, Daniel Oren, Gianluigi Gelmetti e James Conlon. Nardinocchi ha lavorato con registi quali Beppe de Tommasi, Pier Francesco Maestrini, Luca Ronconi, Hugo de Ana, Mario Pontiggia, David Livermore, Ivan Stefanutti, Lorenzo Mariani, Lina Wertmuller, Franco Zeffirelli e Ettore Scola. All’Arena di Verona è stato graditissimo e richiesto artista, dall'”Otello” del 1994 per la regia di Giuliano Montaldo, a “Carmen” secondo Franco Zeffirelli dal debutto nel 1995 e negli anni seguenti; sempre per Zeffirelli è stato alla prima di “Madama Butterfly” nel 2004 e nel cast di “Tosca” secondo Hugo De Ana e de “La Bohème” per la regia di Arnaud Bernard a più riprese fino al 2011. Tra i messaggi di cordoglio quello di Cecilia Gasdia, sovrintendente della Fondazione Arena di Verona, che ha espresso “il più profondo cordoglio alla famiglia, a nome suo e dei colleghi e lavoratori che hanno avuto la fortuna di conoscere Angelo Nardinocchi sul palcoscenico e nella vita come professionista e persona generosa e solare”. Cordoglio anche dalla Fondazione Festival Pucciniano, che ha ricordato Angelo Nardinocchi come “un artista che ha lasciato un’impronta indelebile sul palcoscenico del Gran Teatro Giacomo Puccini a Torre del Lago. Angelo ha dato anima e voce alle opere rappresentate al Festival Puccini, incantando il pubblico con la sua presenza scenica e il suo talento straordinario. La sua interpretazione dei personaggi pucciniani rimarrà per sempre nella memoria di chi ha avuto il privilegio di assistervi”.