





Nei primi giorni di dicembre 2024, sia dalla Diga del Lago Fanaco, per i mussomelesi e dei comuni del Vallone, nonché di Ancipa, di quelli nisseni ed ennesi, il “volume degli invasi” erano praticamente allo zero, per non dire che non c’era nemmeno più di una piccola goccia d’acqua. Oggi, a distanza di due mesi, dall’inizio di febbraio 2025, ci sono ora per “Ancipa” di 20 milioni di metri cubi (per la precisione di 19,58 Mmc); e, sicuramente, viste dalle enormi piogge fino al 18 febbraio, nonché ai primi di marzo, saranno di circa 30 milioni mc, cioè da quel vero miracolo della loro diga! Anche quella Diga di Castello, o del Lago Magazzolo, vicino agli abitanti di Bivona e di altri qui vicino, ci sono adesso di 6 milioni (5,95 Mmc), cioè più di due milioni rispetto a dicembre scorso. Dalla Diga Fanaco, per fortuna allo zero che avevamo due mesi fa, siamo adesso ora a 1,52 Mmc, ma sono convinto che, a marzo, dovrebbero arrivare a circa 5 milioni. Tra parentesi, però, viene adesso considerato da una nuova riduzione di uno “scarto meno” di un milione Mmc! Anziché di quasi tre milioni, siamo adesso ad uno e mezzo (1,52Mmc)! Intanto, fortunatamente, sappiamo che le reti idriche dalla Caltaqua vengono ancora fatti avere da un pozzo nella zona di Castronovo nelle nostre case mussomelesi. A proposito, tornando a quel “lago Ancipa”, che ha un nome stranissimo e che fosse di una “ancidda”, cioè di una anguilla? Oppure che si tratta invece di “anticiparlo” da quell’altro “accippatu”, come dire di un monte abbarbicato? Chi lo sa. Qualcuno si pensava che di “quell’Ancipa” si indicassero solo al nome del fiume. Ma, invece, prima ancora nel periodo di 75 anni fa, non esistesse ancora il fiume Ancipa. Infatti, nella cartina di cent’anni fa, si trattava appunto di quell’antica “Rocca d’Ancipa” (1054m di altezza), e non a caso mi veniva di immaginarglielo che ci fosse sempre di un unico sul “Monte d’Ancipa”, come dirlo di lassù, in alto, su quell’abbarbicato di “accippatu o ancippatu”!? Poi, nel 1950, vicino al Fiume Troina, cominciarono a costruirgli di quella diga, proprio nella “Contrada d’Ancipa”, e dopo aver completato e finito di quel grande invaso, nacque, così, il nome del “Lago Ancipa”, chiamato pure dal “Lago Sartori”! A proposito, di questa curiosa “Ancipa”, dobbiamo adesso saperlo che il lago è molto più alto nella regione siciliana, di cui con i “944 metri” sul livello del mare, attraversandosi il muro esteso e che raccoglie nelle acque del “Fiume Troina”, nonché di altri piccoli torrenti dei Nebrodi! Si sa che la Legambiente ha, pure, ottenuto nella gestione di alcuni ettari nel territorio dell’ENEL, in cui, ora, vi si organizzano da tanti giovani e grandicelli, sia nei meravigliosi boschi di quei faggi e di roverelle, ma, soprattutto, per avvicinarsi e vivere nell’ambiente di quella dolcezza del “Monte d’Ancipa”!