Maltrattamenti, atti persecutori aggravati e violazione di domicilio. Queste le accuse rivolte ad un 43enne di Catania che è finito agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per ordine del gip del tribunale, che ha accolto le tesi della procura e della polizia che hanno indagato su una storia di violenza domestica a danno della compagna. L’uomo avrebbe reso la vita della convivente un incubo, fatto di “sofferenze fisiche – osserva la Procura – e morali”. Nel corso della relazione sentimentale, iniziata nel 2020, l’uomo avrebbe aggredito fisicamente la vittima in diverse occasioni per motivi di gelosia imponendole il controllo del telefonino. Gli inquirenti parlano di “un regime vessatorio e umiliante caratterizzato dalla denigrazione e dal timore”, da parte della vittima, “per la sua incolumità”. La donna, però, ad un certo punto ha interrotto la relazione e per lei è iniziato un altro calvario, fatto di molestie, appostamenti sotto casa e nuove aggressioni. Nelle ultime settimane il 43enne aveva iniziato anche a molestarla telefonicamente con telefonate notturne e minacce, dicendole che le avrebbe reso la vita impossibile. Da qui la decisione da parte della procura di chiedere la misura cautelare personale nei confronti dell’uomo.
Botte e minacce all’ex convivente, arrestato 43enne a Catania
Lun, 10/02/2025 - 12:11
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