Il mancato ritorno di molte scuole in centro storico “è un tema complesso, sensibilissimo, non solo all’Aquila, gli edifici storici sono più vulnerabili. Ad essere sicure sono le scuole ricostruite ex novo con le nuove normative, e in centro storico non puoi abbattere e ricostruire edifici vincolati. Ma al di là delle scuole è importante piuttosto riportare in centro storico gli uffici, il nostro lo abbiamo già trasferito, arriveranno sedi di altri enti, il Comune dell’Aquila è rientrato a palazzo Margherita, e altri uffici andranno a palazzo Fibbioni”. Così Salvo Provenzano, 47enne ingegnere titolare dell’Ufficio speciale ricostruzione dell’Aquila (Usra), originario di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, ma oramai aquilano acquisito, nel fare il punto sulla ricostruzione post terremoto 2009. Punto a favore, per Provenzano è però che L’Aquila corre molto meno il rischio di gentrificazione e turistificazione, ovvero del fenomeno dilagante nelle città di tutto il mondo, per il quale i centri storici diventano ad appannaggio dei ceti benestanti e con grandi disponibilità economiche, e di strutture ricettive turistiche, a cominciare dagli airbnb, con i ceti meno abbienti relegati nelle periferie, in primis per il caro affitti, e per il costo inaccessibile per l’acquisto delle stesse. “Questo problema riguarda ad esempio il centro storico di Roma, dove non c’è una disponibilità di vani importante, e quelli che ci sono hanno costi altissimi. All’Aquila la situazione è ben diversa, i costi di vendita e di affitto sono ad oggi molto più bassi e accessibili rispetto ad altre città italiane, perché c’è una grande disponibilità di vani”.
Sisma l’Aquila, l’ingegnere nisseno Salvo Provenzano(Usra): “Complesso ritorno delle scuole in centro storico”
Gio, 09/01/2025 - 08:50
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