Salute

Rassegna Stampa. Caltanissetta. “Tutte le analisi a pagamento”, la serrata dei laboratori privati

Gandolfo Maria Pepe - La Sicilia

Rassegna Stampa. Caltanissetta. “Tutte le analisi a pagamento”, la serrata dei laboratori privati

Gio, 09/01/2025 - 15:10

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Stato di agitazione dei titolari delle strutture convenzionate per il nuovo tariffario. Disagi per l’utenza.

I laboratori privati di analisi, in totale 14 strutture, hanno avviato ieri lo stato di agitazione a tempo indeterminato, fino a quando non avranno risposte chiare e concrete dalla Regione. Il nuovo nomenclatore tariffario regionale entrato in vigore lo scorso 30 dicembre è troppo penalizzante nei confronti degli specialisti in patologia clinica. L’assemblea provinciale degli specialisti convenzionati in patologia clinica, martedì sera, dopo un’ampia discussione in relazione alla problematica del nuovo nomenclatore tariffario regionale entrato in vigore a fine anno, ha deciso di allinearsi alle altre provincie regionali e allo stato di agitazione proclamato dalla Cimest (Coordinamento intersindacale Medicina Specialistica di Territorio).
“Non erogheremo più prestazioni per conto del Sistema sanitario
regionale – affermano gli specialisti convenzionati in patologia clinica – da mercoledì 8 gennaio e a tempo indeterminato. Tutte le ricette del sistema sanitario regionale in esenzione e/o paganti ticket verranno accettate applicando una forma tutelata di pagamento uniforme e condivisa da tutte le strutture”. Ieri mattina gli utenti che arrivavano nei laboratori di analisi, convinti di avere l’esenzione del ticket, si sono trovati ad essere dirottati dagli analisti negli ospedali della provincia.
“Con questo tariffario non riusciamo neanche a pagare i costi dei reagenti – affermano i titolari dei centri analisi – un tariffario che offende la nostra professione. Non riusciamo così a pagare i costi di gestione. Abbiamo dovuto applicare una forma tutelata di pagamento uniforme e condivisa da tutte le strutture, oppure mandare la gente in ospedale per fare le analisi”. Utenti ovviamente disorientati, sconcertati e preoccupati per questa spiacevole novità. E inevitabili disagi per chi si è recato nei laboratori privati in questi primi giorni dell’anno. Un grande problema, soprattutto per gli utenti dei paesi della provincia, dove gli ospedali non sono presenti e possono ricorrere soltanto ai laboratori di analisi privati. Gli specialisti nisseni e della provincia hanno aderito all’unanimità alla protesta. Il Cimest ha proclamato lo stato di agitazione e chiede un incontro urgente con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, oltre alla contestuale apertura di un tavolo di crisi per cercare di trovare soluzioni concordate al fine di poter uscire dal famigerato Piano di rientro che blocca ogni azione del Governo, finalizzata all’adeguamento tariffario al pari delle altre regioni italiane. Tra le richieste del Cimest la definizione del nuovo nomenclatore tariffario con tariffe che riflettano i costi reali dei servizi. Il nuovo nomenclatore tariffario prevede notevoli tagli che raggiungono in alcuni casi il 50%, e ciò costringerebbe alla chiusura molte strutture private. Il Coordinamento evidenzia che dopo 26 anni le tariffe vengono riviste al ribasso anziché adeguarle a fronte di un aumento dei costi di gestione.
Da qui l’avvio della protesta.