“Preveniamo i disastri naturali con un piano da 250 milioni di euro, ma i cittadini facciano la loro parte”. E’ il monito lanciato dal ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, in una intervista rilasciata a Il Tempo in cui parla del libro intervista sui disastri naturali ‘Gli italiani e i rischi naturali. Perché la prevenzione ci può salvare”. Scritto con il giornalista Giuseppe Caporale e pubblicato da Rubbettino. “Un libro-intervista agile e spero sia un utile strumento di divulgazione”, dice Musumeci. Secondo alcune stime del Censis-Confcooperative i disastri climatici in Italia sarebbero arrivati a costare negli ultimi 40 anni la cifra record di 210 miliardi di euro. Cosa abbiamo sbagliato?, si legge nell’intervista. E il ministro risponde: “Nel passato si è data priorità alla emergenza a scapito della prevenzione. Eppure, l’Italia è il Paese europeo più esposto ai rischi naturali, dalle alluvioni alle frane, dai terremoti agli incendi boschivi. Ma c’è chi continua a far finta di niente o a sperare che siano sempre gli altri a fare qualcosa, assistendo impotente a danni umani e materiali incontenibili. Con gravi ricadute anche sulla nostra economia”. Ma quali sono i primi passi per mettere in campo davvero un piano di prevenzione serio? E quanto costerebbe? “Il primo ostacolo è culturale: serve un nuovo approccio al rischio, che coinvolga i cittadini e la classe dirigente, a tutti i livelli. E poi la programmazione: fissare obiettivi, risorse e tempi certi. E infine semplificare la governance, prevedendo anche la revoca delle risorse non utilizzate- dice Musumeci- È un processo non semplice, che deve superare ostacoli, diffidenze, fatalismo, rassegnazione”. “Far capire, finalmente, che ricostruire, dopo una calamità, è una spesa, prevenire è un investimento- spiega il ministro- Abbiamo già varato il Programma nazionale per la prevenzione sismica, con una dotazione iniziale di 250 milioni di euro l’anno, suscettibile di aumento. Non sono pochi, considerata la capacità di spesa degli enti territoriali. Ma sarebbe un buon inizio”. Nel suo libro c’è un richiamo anche ai cittadini affinché facciano la loro parte. “Se tu cittadino fai parte di questa comunità devi fare la tua parte. Non si può sempre chiedere: cosa fa lo Stato per ricostruire la mia casa distrutta? – dice Musumeci a Il Tempo – E tu cosa hai fatto per mitigare il rischio al quale era esposta la tua casa? Perché hai costruito in zona sismica e senza adeguarti alle norme? Perché la tua casa è a due passi dal fiume o dal torrente, in zona esposta alle inondazioni? Paghiamo gli errori del passato, della incoscienza di tanti e della speculazione di certa politica”.
Protezione civile, Nello Musumeci: “Preveniamo i disastri naturali con un piano da 250 milioni di euro”
Lun, 13/01/2025 - 09:16
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