(Adnkronos) –
Elon Musk ancora contro la Gran Bretagna. Dopo essersi scagliato direttamente contro il premier Keir Starmer, accusandolo di "facilitare gli stupri sui minori", il fondatore e proprietario di Tesla e Space X torna a parlare della situazione politica nel Regno Unito chiedendo a sorpresa la sostituzione di Nigel Farage come leader del partito sovranista Reform Uk. "Il Reform Party ha bisogno di un nuovo leader. Farage non ha la stoffa" per guidare il partito, ha scritto in un post su 'X'. La dichiarazione arriva poche settimane dopo che lo stesso Farage aveva annunciato che era in trattativa con il miliardario sudafricano naturalizzato statunitense per ricevere una sostanziosa donazione economica.
Farage aveva difeso Musk alla Bbc, sottolineando che "la libertà di parola è tornata", dopo che l'imprenditore proprietario di 'X' aveva attaccato la risposta del governo britannico alle 'grooming gangs' ('bande di adescatori') nel Regno Unito. Musk, nei giorni scorsi, aveva attacco l'attuale premier britannico e leader del Partito Laburista Keir Starmer accusandolo di essere stato complice nell'insabbiamento iniziale di abusi sessuali perpetrati su bambine e ragazze da gang di pedofili all'interno di comunità di radici asiatiche in Inghilterra del nord negli anni in cui Starmer era procuratore capo del Crown Prosecution Service. Nei giorni scorsi Musk ha chiesto inoltre il rilascio dell'attivista anti-Islam Tommy Robinson, una figura controversa in Gran Bretagna e da cui anche Nigel Farage ha preso le distanze. Robinson, noto per aver organizzato manifestazioni di massa contro l'immigrazione, lo scorso ottobre è stato incarcerato per 18 mesi per oltraggio alla corte, per aver violato un ordine del tribunale ripetendo affermazioni diffamatorie su un adolescente rifugiato siriano. Musk ha condiviso decine di tweet di ammirazione e sostegno a Robinson. Farage ha creato Reform Uk nel 2018, quando si chiamava Brexit Party, ed è tornato come leader del partito prima di essere eletto deputato nel 2024. Farage ha mantenuto stretti legami con il presidente eletto Donald Trump, di cui Musk è diventato consigliere. Nei giorni scorsi Musk aveva condiviso e scritto oltre 60 tra post e opinioni su vari temi caldi della politica londinese, accusando anche il premier Keir Starmer, accusandolo di "facilitare gli stupri sui minori". In uno degli ultimi, numerosi attacchi rivolti a Starmer, Musk ha condiviso un meme in cui il premier viene descritto come più preoccupato di controllare i post sui social media che gli stupri. Ma questo è solo uno delle decine di post contro l'establishment politico e giudiziario britannico, colpevole – secondo il magnate – di non aver indagato adeguatamente su presunti giri di abusi sessuali su minori, tra cui il più tristemente noto è quello della città di Rochdale, in cui decine di ragazzine furono violentate tra il 2004 e il 2013. Esponenti della destra britannica sostengono che gli abusi fossero stati nascosti perché gli autori erano prevalentemente di origine pakistana.
Musk ha attaccato la ministra laburista Jess Phillips, il cui posto dovrebbe essere “in prigione” – sostiene il consigliere di Donald Trump – per aver rifiutato l'idea di un'indagine nazionale su abusi sessuali su minori del passato. Sullo slancio della campagna social di Musk, anche la leader del partito conservatore Kemi Badenoch ha dichiarato che un'indagine nazionale era “attesa da tempo”. In un altro tweet, il magnate ha detto di sostenere una ripetizione delle elezioni e che “solo la riforma può salvare la Gran Bretagna”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Musk contro Farage: “Non ha la stoffa, al Reform Uk serve nuovo leader”
Dom, 05/01/2025 - 17:07
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