Ragusa

Maltrattamenti in una casa di riposo a Ragusa, eseguite 8 misure cautelari

Su disposizione della Procura di Ragusa, i carabinieri del NAS di Ragusa hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 8 persone (2 ai domiciliari e 6 misure interdittive), gestori e di alcuni dipendenti di una struttura impegnata nella cura e custodia di persone anziane e disabili, accusate in concorso tra loro di maltrattamenti, abbandono di incapaci ed esercizio abusivo della professione medica ed infermieristica. Le indagini, coordinate dalla Procura di Ragusa e condotte dal Nas, hanno permesso di approfondire l’illecita gestione di una casa di riposo all’interno della quale erano ospitate 29 persone, in sovrannumero rispetto alle capacità ricettive della struttura e accudite da personale sottodimensionato e non qualificato che, specie in orario notturno, somministrava senza prescrizione medica farmaci ipnoinducenti, al solo scopo di intorpidire e quindi poter gestire gli ospiti della struttura con un personale ridotto e così limitando le spese di gestione. L’indagine è scaturita da una segnalazione pervenuta al Nas di Ragusa da parte di ex dipendenti della struttura e riguardante le indegne condizioni in cui gli anziani erano costretti a vivere. Sarebbero emerse gravi anomalie nella gestione della casa di riposo, improntata alla massimizzazione dei profitti a discapito delle condizioni igienico sanitarie, funzionali e organizzative della struttura, con una inappropriata assistenza sanitaria nei confronti de-gli ospiti. Sarebbero inoltre stati riscontrati numerosi casi di condotte oppressive e avvilenti nei confronti degli anziani (spesso costretti a dormire in letti pieghevoli e fatiscenti), messe in atto tramite ingiurie, urla, strattonamenti, abbandono, somministrazione di psicofarmaci. Commesso con sistematicità, infine, il reato di esercizio abusivo della professione medica da parte di uno dei titolari della struttura, che arbitrariamente modificava le prescrizioni o inseriva farmaci (spesso ad azione psicoattiva) nelle terapie degli ospiti, così come l’abusivismo infermieristico dei dipendenti che approssimativamente somministravano, benché sprovvisti di specifico titolo professionale, medicinali agli ospiti loro affidati. Al termine delle attività è stato disposto il sequestro dell’intera struttura sociosanitaria per anziani e disabili oggetto dell’attività di indagine, con nomina, da parte del gip, di apposito amministratore giudiziario.

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