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Incidenti in Licata – Sancataldese. La società verdeamaranto: “Massima solidarietà agli agenti feriti”

Redazione 1

Incidenti in Licata – Sancataldese. La società verdeamaranto: “Massima solidarietà agli agenti feriti”

Mar, 07/01/2025 - 00:44

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In una nota pubblicata sulla pagina ufficiale di Facebook della società, la Sancataldese ha inteso dire la propria su quanto accaduto domenica scorsa in occasione della gara con il Licata.

“Che la partita Licata-Sancataldese sarebbe stata una partita “a rischio”, segnalata da tempo dall’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive si sapeva già. Per questo, sarebbe stato necessario organizzarla con un servizio speciale, realizzato appositamente con un numero di agenti tale da poter garantire la sicurezza di tutti: atleti, dirigenti e tifosi.Cosi come era avvenuto all’andata a San Cataldo, con un servizio d’ordine davvero impeccabile, senza alcun minimo disordine tra le tifoserie.Ieri a Licata abbiamo capito, sin dal nostro arrivo, che si era sottovalutato il rischio di questo evento, non prevedendo un servizio adeguato e necessario.

A nostro avviso e come confermato anche dai dirigenti del Licata (che ringraziamo per la loro disponibilità e accoglienza), c’erano addirittura meno agenti ieri che nelle partite “non a rischio”.Sin dall’ingresso negli spogliatoi e nel rettangolo di gioco durante il pre-partita, abbiamo subito notato l’assenza delle forze di polizia, in queste zone dello stadio. Abbiamo sentito sin da subito le minacce come “calda accoglienza”, sfociate addirittura in un’aggressione nei confronti di un nostro dirigente, che passeggiava a centrocampo con i figli e che è stato appunto aggredito da qualche ultras del Licata, che si trovava inspiegabilmente in campo e al quale è stato intimato, con la forza, di togliere immediatamente la sciarpa della Sancataldese, che portava al collo.

Che sarebbero arrivati oltre un centinaio di tifosi da San Cataldo si sapeva da alcuni giorni, visto che i biglietti messi a disposizione erano stati tutti venduti. Così come le forze dell’ordine sapevano pure da dove sarebbero arrivati i pullman e quindi il tragitto percorso dai tifosi della Sancataldese, come confermato dagli autisti.Quei pochi agenti presenti hanno invece avuto serie difficoltà a dover gestire l’aggressione premeditata e ben organizzata da parte di un gruppo di facinorosi ultras locali, all’esterno dello stadio e precisamente all’arrivo dei pullman dei nostri tifosi, contro i quali sono state lanciate pietre e bombe carta, mandando in frantumi i vetri dei due pullman e di auto varie, causando la reazione dei tifosi ospiti.

I dirigenti della Sancataldese hanno cercato immediatamente e in tutti i modi di richiedere rinforzi , che non sono mai arrivati in maniera adeguata. La Dirigenza aveva anche deciso di non far rientrare la propria squadra in campo, al secondo tempo, se non fosse stata garantita l’incolumità degli atleti, dirigenti e tifosi. Ci eravamo illusi vedendo entrare allo stadio i primi 6 finanzieri dotati di scudi, manganelli ed elmetti, ma sono rimasti solo in 6 e solo nel nostro settore.

Dal settore di casa, libero di agire, invece arrivava di tutto, sia in campo che nel settore ospiti: pietre gigantesche, pezzi di rubinetteria, spranghe metalliche e fumogeni. Azioni davvero premeditate e con un servizio d’ordine, purtroppo, davvero impreparato. Nel post partita, si è scatenato un vero far west: i tifosi del Licata hanno letteralmente chiuso ogni varco, per evitare che uscissero i nostri tifosi e la nostra squadra. Vedere lanciare addirittura bombe molotov contro i nostri tifosi è stato davvero sconcertante.

Altroché “estraneità ai fatti” da parte dei tifosi locali! Parte della nostra dirigenza è riuscita a lasciare la struttura sportiva solo dopo le ore 19, a piedi per raggiungere le proprie auto posizionate in zone limitrofe e senza neanche l’ombra di forze di Polizia che la scortasse. Mentre il nostro “gruppo squadra” lo ha potuto fare solo più tardi, dopo che la tensione si era allentata nella parte dello stadio, ma che è proseguita fino all’uscita di Licata, dove gli agguati e le sassaiole dei tifosi di casa sono continuate, con una “organizzazione davvero impeccabile”, colpendo nuovamente pullman e auto varie, anche a casaccio.

Davvero una brutta pagina, quella vista ieri, che non si può definire minimamente giornata sportiva, ma che possiamo definire “di guerra” e dalla quale tutta la nostra Società si dissocia. Rimane la nostra forte condanna verso questi atti di violenza, ai danni delle Forze dell’Ordine e dei nostri tifosi e la nostra massima solidarietà va agli agenti feriti”.