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Concorso Polizia Penitenziaria riservata per l’80% a uomini, il giudice annulla la graduatoria

Redazione 3

Concorso Polizia Penitenziaria riservata per l’80% a uomini, il giudice annulla la graduatoria

Mer, 15/01/2025 - 11:50

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Una sentenza del Tar Lazio segna un passo avanti decisivo nella tutela dell’uguaglianza di genere nei concorsi pubblici. Lo studio legale Leone – Fell & C. ha difeso una quindicina di partecipanti  escluse ingiustamente dal concorso per 411 posti di Allievi Vice Ispettori del Corpo della Polizia Penitenziaria, ruolo maschile e femminile, a causa di una ripartizione discriminatoria dei posti basata sul genere.

Avevano partecipato al concorso indetto nel 2022 e, pur avendo conseguito punteggi nettamente superiori a quelli di molti altri candidati, erano state escluse a causa di una disposizione che riservava l’80% dei posti (378) agli uomini e solo il 20% (33) alle donne, nonostante i partecipanti avessero affrontato identici step concorsuali, indipendentemente dal genere.  

Per contestare questa evidente discriminazione, le candidate, di cui tre siciliane, si sono rivolte allo studio legale Leone Fell & C. che ha impugnato la graduatoria finale, il bando di concorso e sollevato la questione di legittimità costituzionale del quadro normativo alla base della ripartizione di genere.



Tale disparità era già stata definita ingiusta e priva di fondamento giuridico dalla Corte Costituzionale, che aveva dichiarato l’illegittimità di questa ripartizione. Sulla scia di tale pronuncia, il Tribunale amministrativo ha accolto integralmente le richieste dello studio legale Leone Fell & C., annullando gli atti impugnati e dichiarando le ricorrenti vincitrici del concorso. Questa decisione obbliga l’amministrazione a rideterminare le graduatorie e a procedere con l’assunzione delle ricorrenti, senza alcuna ulteriore ripartizione basata sul genere.

“Questa vittoria non è solo un traguardo per le nostre assistite – spiegano Francesco Leone e Simona Fell, soci fondatori dello studio legale Leone-Fell & C. – ma anche un passo fondamentale verso l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei concorsi pubblici. La decisione del Tar, in linea con la Corte Costituzionale, sancisce il diritto delle donne a essere giudicate solo in base al merito. Questo caso rappresenta un precedente importante per garantire pari opportunità in tutti i settori pubblici.”

“Siamo lieti che le nostre assistite abbiano ottenuto ciò che spettava loro di diritto – aggiunge Raimonda Riolo, responsabile del dipartimento Forze armate e di polizia dello studio – ovvero il riconoscimento del merito e l’accesso a un ruolo per cui avevano dimostrato piena idoneità”.

In foto: Da sinistra:i legali Francesco Leone, Simona Fell e Raimonda Riolo