“Chiaramente mi sento un po’ sollevata per il fatto che intanto si sia chiusa la parentesi rumena, così dura, e adesso si apre una nuova fase in cui continueremo a lottare”. A dirlo a LaPresse è Ornella Matraxia, madre di Filippo Mosca, il trentenne di Caltanissetta che dopo un anno e 9 mesi di detenzione in Romania, è stato trasferito adesso nel carcere a Viterbo. L’uomo era stato condannato a 8 anni e 3 mesi per traffico internazionale di sostanze stupefacenti insieme a un amico, ed è stato detenuto prima nel carcere rumeno di Porta Alba, a Costanza, e poi a Bucarest. “Continueremo a combattere contro quello che è un vero e proprio accanimento contro i nostri ragazzi – ha aggiunto la signora Matraxia -. Poterlo fare nel nostro Paese sicuramente sarà più semplice, così come sarà più semplice dar voce a questa storia”. Sul trattamento ricevuto da Filippo nelle carceri rumene, Ornella Matraxia ha detto: “Condizioni disumane. Non a caso il carcere di Porta Alba è definito un lager”.
Caso Mosca, la madre di Filippo: “Detenuto in condizioni disumane”
Mer, 29/01/2025 - 21:11
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