Salute

Caltanissetta, il consigliere Turturici al direttore generale dell’ASP Ficarra: “La salute non ha colore politico”

Redazione 3

Caltanissetta, il consigliere Turturici al direttore generale dell’ASP Ficarra: “La salute non ha colore politico”

Sab, 11/01/2025 - 15:17

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Il consigliere comunale di opposizione di Caltanissetta e rappresentante del movimento civico Futura – costruiamo la città, Armando Turturici, scrive una lettera aperta indirizzata al direttore generale dell’ASP di Caltanissetta, Salvatore Ficarra, in merito alla situazione sanitaria nel capoluogo nisseno.

“Egregio Direttore Generale,
mi rivolgo a Lei pubblicamente, in qualità di consigliere comunale di opposizione, e rappresentante di un movimento civico, Futura-costruiamo la Città, per esprimere il profondo rammarico che il Suo persistente rifiuto di confrontarsi con i rappresentanti istituzionali del nostro territorio suscita tra noi e, soprattutto, tra i cittadini che rappresentiamo. La sanità non è soltanto un insieme di strutture e servizi: è il cuore pulsante del benessere di una comunità, il pilastro fondamentale su cui si costruisce la qualità della vita. Nel nostro territorio, purtroppo, da anni si registrano criticità che meritano attenzione, ascolto e soluzioni condivise. Le carenze di personale medico e infermieristico, i tempi di attesa spesso insostenibili, la carenza di attrezzature adeguate, la percezione di una progressiva destrutturazione dell’ospedale Sant’Elia come Dea di II livello e i disagi nell’assistenza territoriale non sono problemi che possono essere ignorati o affrontati unilateralmente. Talvolta, tali disagi scatenano la rabbia dei cittadini che si riversa, con atti violenti, sul personale più direttamente esposto, medici ed infermieri, a cui va la mia personale solidarietà e vicinanza. Per tali ragioni spero che Lei possa smentire le notizie di stampa che le attribuiscono il divieto esteso anche ai primari di confrontarsi con le istituzioni della Città: agli occhi dei cittadini li pone in una condizione di distacco rispetto al bisogno di qualità dei servizi sanitari, e questo non è proprio utile in questo momento. In qualità di consiglieri comunali, abbiamo il compito di portare la voce dei cittadini nelle sedi istituzionali e di vigilare affinché i loro diritti fondamentali siano rispettati. Il confronto con Lei, nella Sua veste di guida dell’ASP, non è una richiesta superflua né strumentale, ma un dovere che scaturisce dalla responsabilità reciproca di lavorare per il bene comune. Il dialogo tra istituzioni è un elemento imprescindibile per garantire trasparenza, efficienza e soprattutto fiducia da parte dei cittadini verso le autorità pubbliche. Il Suo rifiuto di interagire con una parte del Consiglio Comunale rappresenta non solo una mancanza di rispetto verso il nostro ruolo istituzionale, ma anche un segnale preoccupante di distanza dalle esigenze reali del territorio. La chiusura al dialogo non solo ostacola la risoluzione dei problemi, ma rischia di aggravare ulteriormente una situazione già complessa. Inoltre la sua scelta di riconoscere come interlocutrice solo la maggioranza di centrodestra le fa perdere la terzietà che il suo ruolo Le impone, e la scaraventa dentro un dibattito politico che mi aspetto sempre più avvelenato, e la responsabilità di tutto questo ricadrà principalmente su di Lei. La scelta dei consiglieri di maggioranza, nell’ultimo consiglio comunale, di difendere la sua assenza, ed il successivo scontro politico ne è già un primo esempio. Con umiltà, mi permetto di evidenziarLe che il rapporto privilegiato con il sindaco Tesauro può esprimersi dentro la conferenza dei sindaci, struttura che esprime i bisogni sociosanitari di tutto il territorio provinciale e corrisponde alle esigenze sanitarie della popolazione da tradurre in scelte relative alla pianificazione sanitaria complessiva. Ma sulle problematiche della Città di Caltanissetta, Lei dovrebbe sentire il bisogno di confronto con i diretti rappresentanti dei cittadini, se riconosce il valore delle istituzioni democratiche. Pertanto, Le chiedo di riconsiderare la Sua posizione e di accogliere la richiesta di un incontro con i consiglieri comunali, quale atto di responsabilità e apertura verso il territorio che Lei è chiamato a servire. La salute non ha colore politico, è un bene di tutti, come sancito dall’articolo 32 della costituzione italiana e dall’articolo 35 della CEDU. La sanità non è e non deve essere terreno di scontro, ma uno spazio di collaborazione, dove le diverse istituzioni lavorano insieme per rispondere ai bisogni della comunità. Confido nella Sua sensibilità e nella Sua volontà di mettere al centro del Suo operato l’ascolto e il confronto, valori fondamentali per garantire un servizio sanitario equo ed efficace. Resto a disposizione per collaborare costruttivamente nell’interesse dei nostri concittadini. In attesa di un Suo cortese riscontro, Le porgo distinti saluti
prof. Armando Turturici, Consigliere Comunale.”