Caltanissetta

Caltanissetta. All’istituto Luigi Russo presentato il libro della scrittrice Antonella Lamonica “Le parole rosa, le parole celeste”

“Le parole rosa, le parole celeste, ovvero la storia delle donne nel mondo degli uomini” presentato agli alunni del “Luigi Russo” di Caltanissetta

La presentazione del libro della professoressa, scrittrice e poetessa Antonella Lamonica, ha rappresentato un momento di alto spessore emotivo per gli alunni ed i docenti dell’istituto Luigi Russo di Caltanissetta, diretto dal DS prof.ssa Maria Rita Basta.

Durante l’incontro, avvenuto mercoledì 17 dicembre presso i locali dell’istituto, gli studenti delle classi quarte e quinte, esercitati allo studio critico e riflessivo, dopo aver letto le interessanti pagine del libro ed evidenziato i passaggi cruciali, hanno posto domande profonde che hanno dato vita ad un proficuo scambio di idee sul patriarcato.

La donna e l’uomo italiani non sono stati interpretati, ma raccontati attraverso riferimenti diretti alla storia e alla lingua della nostro Paese, che agli occhi di un pubblico giovane possono sembrare le uniche possibili, ma, in realtà, non si fanno scrupolo di nascondere discriminazione e prevaricazione.

Senza dubbio, la figura carismatica di Antonella Lamonica ed il suo eloquio sicuro e convincente, hanno trasmesso l’entusiasmo necessario ad alimentare, ulteriormente, un processo di crescita personale scevro da condizionamenti sociali e culturali e capace di affrancarsi dal pensiero dominante. L’autrice ha fornito numerosi spunti di riflessione, anche attraverso la provocazione di emozioni forti, unico motore del cambiamento.

Il messaggio rivolto ai giovani è un invito a collocarsi nel mondo con un bagaglio identitario che valorizzi e non sminuisca, che sia equo e giusto e non prevarichi.

Le parole rosa non possono e non devono essere diverse dalle parole celeste, occorre sradicare l’idea di ruoli sociali, professionali, culturali determinati da differenze di genere; occorre che uomini e donne prendano consapevolezza della loro identità e che si cammini insieme verso un mondo che, pur non omologando e non annullando le differenze individuali, garantisca un’uguaglianza culturale sostanziale e profondamente condivisa da tutti.

Il successo riscosso tra alunni e docenti è certamente da attribuire alla spontaneità con cui l’autrice ha risposto alle numerose domande degli studenti, ma anche alle tematiche storiche e socio-linguistiche che rappresentano, allo stesso tempo, l’origine ed il frutto di una millenaria visione patriarcale del mondo.

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