Cronaca

Sicilia. Dalla fuga per la vita alla musica: la storia del cantautore nigeriano Chris Obehi

Alla mezzanotte di giovedì esce “Otiloh”, il nuovo singolo del cantautore nigeriano Chris Obehi (nome d’arte di Christopher Goddey) che da quasi dieci anni vive a Palermo. Si tratta del quarto lavoro del talentuoso ventisettenne che nel 2015 è fuggito dal suo Paese a causa delle persecuzioni religiose portate avanti da Boko Haram e dopo un viaggio avventuroso di 5 mesi – attraverso il Niger, il deserto e la Libia – è sbarcato a Lampedusa. Dopo una breve permanenza a Messina, Chris è stato ospitato da una comunità per minori di Palermo e ha iniziato a intraprendere gli studi di contrabbasso al conservatorio Alessandro Scarlatti, dove ha perfezionato la sua grande passione per la musica. Oggi è sposato con Solange ed è papà di due gemelli, Ariel e Andrea. “Otiloh” (“Andarsene”, nel dialetto youruba) è un brano realizzato con il contributo di 10 tra musicisti e coriste ed è dedicato alla sua terra e in particolare al presidente nigeriano Bola Tinubu, la cui elezione nel 2023 è stata messa in dubbio dai partiti dell’opposizione. Nella canzone Obehi si rivolge direttamente all’esponente di All Progressives Congress e lancia un appello affinché lasci spazio ai giovani e renda la Nigeria, che attraversa un momento molto difficile, un paese effettivamente libero e democratico. “La musica – dice Chris Obehi – rappresenta un linguaggio universale e mi ha permesso di interagire e di integrarmi più facilmente. Non ci si può girare dall’altra parte quando si vedono persone discriminate per l’aspetto o il colore della pelle. La politica deve stare attenta a giocare così con la vita di chi non ha voce e fa fatica a difendersi. Spero che un giorno grazie ai miei dischi potrà diffondere un messaggio di pace, di speranza e di amore”. Vincitore della Targa Siae a “Musica contro le Mafie” a Casa Sanremo e del Premio Rosa Balistreri, Obehi racconta la sua storia in un viaggio tra pop, folk, afrobeat e reggae cantando per la difesa dei diritti umani in inglese, italiano, dialetto nigeriano e siciliano. “Non siamo pesci” e “Mama Africa” i suoi brani di maggior successo che gli hanno permesso di esibirsi anche all’Arena di Verona con Papa Francesco, raggiungere oltre un milione di visualizzazioni su Facebook e di prendere parte a centinaia di concerti e festival in Italia e all’estero (Francia, Stati Uniti, Polonia, Germania). Il prossimo appuntamento sarà sabato 7 dicembre alle 20,30 al Retronouveau di Messina.

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