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Sicilia. Dalla fuga per la vita alla musica: la storia del cantautore nigeriano Chris Obehi

Redazione 3

Sicilia. Dalla fuga per la vita alla musica: la storia del cantautore nigeriano Chris Obehi

Mar, 03/12/2024 - 11:04

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Alla mezzanotte di giovedì esce “Otiloh”, il nuovo singolo del cantautore nigeriano Chris Obehi (nome d’arte di Christopher Goddey) che da quasi dieci anni vive a Palermo. Si tratta del quarto lavoro del talentuoso ventisettenne che nel 2015 è fuggito dal suo Paese a causa delle persecuzioni religiose portate avanti da Boko Haram e dopo un viaggio avventuroso di 5 mesi – attraverso il Niger, il deserto e la Libia – è sbarcato a Lampedusa. Dopo una breve permanenza a Messina, Chris è stato ospitato da una comunità per minori di Palermo e ha iniziato a intraprendere gli studi di contrabbasso al conservatorio Alessandro Scarlatti, dove ha perfezionato la sua grande passione per la musica. Oggi è sposato con Solange ed è papà di due gemelli, Ariel e Andrea. “Otiloh” (“Andarsene”, nel dialetto youruba) è un brano realizzato con il contributo di 10 tra musicisti e coriste ed è dedicato alla sua terra e in particolare al presidente nigeriano Bola Tinubu, la cui elezione nel 2023 è stata messa in dubbio dai partiti dell’opposizione. Nella canzone Obehi si rivolge direttamente all’esponente di All Progressives Congress e lancia un appello affinché lasci spazio ai giovani e renda la Nigeria, che attraversa un momento molto difficile, un paese effettivamente libero e democratico. “La musica – dice Chris Obehi – rappresenta un linguaggio universale e mi ha permesso di interagire e di integrarmi più facilmente. Non ci si può girare dall’altra parte quando si vedono persone discriminate per l’aspetto o il colore della pelle. La politica deve stare attenta a giocare così con la vita di chi non ha voce e fa fatica a difendersi. Spero che un giorno grazie ai miei dischi potrà diffondere un messaggio di pace, di speranza e di amore”. Vincitore della Targa Siae a “Musica contro le Mafie” a Casa Sanremo e del Premio Rosa Balistreri, Obehi racconta la sua storia in un viaggio tra pop, folk, afrobeat e reggae cantando per la difesa dei diritti umani in inglese, italiano, dialetto nigeriano e siciliano. “Non siamo pesci” e “Mama Africa” i suoi brani di maggior successo che gli hanno permesso di esibirsi anche all’Arena di Verona con Papa Francesco, raggiungere oltre un milione di visualizzazioni su Facebook e di prendere parte a centinaia di concerti e festival in Italia e all’estero (Francia, Stati Uniti, Polonia, Germania). Il prossimo appuntamento sarà sabato 7 dicembre alle 20,30 al Retronouveau di Messina.