il Fatto Siciliano

Racket delle aste giudiziarie ad Agrigento, due a giudizio

Due rinvii a giudizio nell’ambito dell’inchiesta che ipotizzava alcune estorsioni mafiose nell’ambito delle aste giudiziarie: il personaggio chiave, ovvero il licatese 57enne Angelo Stracuzzi, sara’ processato in un secondo momento perche’ la magistratura della Tunisia, dove e’ stato arrestato lo scorso agosto dopo alcuni mesi di latitanza, non si e’ ancora pronunciata sulla richiesta di estradizione. Il gup di Palermo, Carmen Salustro, ha mandato a processo Rita Nogara, 51 anni, di Licata, moglie di Stracuzzi, ritenuta la prestanome del marito, e Giuseppe Pullara, 76 anni, imprenditore di Favara. La prima udienza del processo a loro carico si celebrera’ il 19 febbraio davanti ai giudici del tribunale di Agrigento. L’inchiesta della Dda di Palermo ipotizza una serie di operazioni illegali, con estorsioni e intestazioni fittizie, per accaparrarsi terreni e fabbricati venduti nelle aste giudiziarie. Stracuzzi, in passato, e’ stato coinvolto nelle operazioni antimafia “Progresso” e “Progresso 2” venendo assolto in entrambi i casi.

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