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Fondazione Antonio Presti, il quartiere Librino di Catania museo a cielo aperto che fa brillare la comunità attraverso arte e cultura

Inaugurazione del nuovo impianto realizzato con i Fondi Comunitari che illumina le opere monumentali “Porta della Bellezza” e “Porta delle Farfalle”

E se diventi farfalla nessuno pensa più a ciò che sei stato quando strisciavi per terra e non volevi le ali”. È uno dei tantissimi messaggi che rendono l’opera monumentale di Antonio Presti, a Librino, un potentissimo strumento di comunicazione, collettore di visioni e di sogni per l’intera comunità. E con queste parole il sindaco di Catania Enrico Trantino, ha chiamato a raccolta i bambini del quartiere presenti oggi pomeriggio per l’inaugurazione del sistema di illuminazione con tecnologia Led, lungo 1100 metri, realizzato dall’Amministrazione Comunale e appositamente studiato per far “brillare” le opere della Porta della Bellezza e della Porta delle Farfalle.

«Vogliamo donare ai bambini l’opportunità di essere testimoni di un cambiamento, per offrire loro una città migliore e renderli protagonisti – ha detto Trantino – Antonio Presti da questo punto di vista è una vera e propria guida: noi come Amministrazione non abbiamo fatto altro che seguire e valorizzare ulteriormente il percorso tracciato dalla Fondazione Fiumara D’Arte. Quest’opera riproduce il modello di comunità che può spingerci a rispettare maggiormente il territorio: passi che tutti noi dobbiamo fare in quella direzione per costruire una città migliore». Un momento di gioia e di condivisione con le istituzioni, «un plauso e un ringraziamento va al nostro sindaco – ha continuato il maestro Presti, alla presenza degli abitanti del quartiere – perché insieme abbiamo creato e progettato una illuminazione artistica che anche di notte restituisce la visione della bellezza. Inizia così a prendere forma un Museo h24, con 50 opere che resistono al tempo, che cambiano volto al calar del sole, restituendo ai visitatori visioni nuove. Infatti, l’illuminazione continua quell’itinerario artistico iniziato con la realizzazione de “La Sognatrice” e “Amare” – le due opere di Fabrizio Corneli che si accendono soltanto di notte – e che va verso la costituzione di una fruizione notturna, che disvela bellezza sotto la luce delle stelle, facendo brillare il quartiere di nuova energia. Librino anche stasera, grazie a quest’illuminazione del cuore, ritrova l’abbraccio di una comunità spinta dal grande senso etico dell’arte, che continua a trovare nella semina il suo raccolto. Seminare per seminare è il senso di un artista che continua sempre ad avere la visione di quel futuro e che continua a rispettare il cuore della gente, annullando indifferenza e pregiudizio, grazie all’affermazione di un diritto alla cittadinanza che passa solo attraverso la cultura».

Presente all’evento l’assessore comunale all’ambiente Massimo Pesce che ha sottolineato«la forza della luce, che renderà Librino un posto da vivere e frequentare, e che garantirà i necessari livelli di sicurezza e la qualità della visione delle opere». «Un progetto finanziato dall’Ue coi Fondi di Sviluppo e Coesione – ha detto l’assessore alle Politiche Comunitarie Sergio Parisi – ideato per creare la percezione di un vero e proprio percorso d’arte, che garantirà il massimo contenimento dei consumi energetici in un’ottica di qualità e di minor impatto ambientale». L’opera ha visto a lavoro, in collaborazione, l’ufficio delle Politiche Comunitarie (diretto da Fabio Finocchiaro) e quello delle Politiche per l’Ambiente (diretto da Lara Riguccio). Con questo progetto, Librino si afferma come esempio virtuoso di rigenerazione sociale e culturale, un luogo dove la luce dell’arte illumina il cammino verso il futuro, rendendo la bellezza un motore di cambiamento per l’intera comunità.

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