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Fast Fashion e Fashion Luxury: qual è il modello più virtuoso?

Michele Spena

Fast Fashion e Fashion Luxury: qual è il modello più virtuoso?

Lun, 02/12/2024 - 16:19

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Negli ultimi anni, nell’ambito della moda, sono emersi e hanno sempre più seguito due modelli di consumo: Fast Fashion e Fashion Luxury. Il primo propone le ultime novità del settore a prezzi accessibili; il Fashion Luxury, al contrario, punta ad offrire prodotti di alta qualità e articoli dal design esclusivo. Nonostante le evidenti differenze, i due modelli hanno contribuito a promuovere ulteriormente l’Italia agli occhi del mondo come esempio di eleganza e innovazione. Sono da sottolineare, in particolare, le previsioni di crescita del Fast Fashion, il cui valore di mercato potrebbe toccare i 185 miliardi di dollari prima della fine del 2027. Si tratterebbe di un aumento del 74,5% rispetto al 2022.

Differenze sostanziali ed evoluzione dei due modelli di consumo

È indubbio che il Fast Fashion sia giunto come una vera rivoluzione, modificando significativamente le abitudini d’acquisto dei consumatori. Esistono marchi, da Zara a SHEIN, passando per H&M e Temu, abili nell’inserire in catalogo collezioni sempre nuove a prezzi contenuti. Ed è proprio il prezzo, assieme all’ampia disponibilità di articoli, ad invogliare ad acquisti più frequenti. Non sorprende scoprire come Zara (e il gruppo Inditex in generale) abbia visto aumentare i ricavi nel 2023 mentre nei primi sei mesi del 2024 sono cresciuti del 7,2%. Occorre però porsi una domanda sulla sostenibilità del Fast Fashion: spesso, infatti, dietro ai prezzi eccessivamente bassi si nascondono salari insufficienti, condizioni di lavoro precarie e mancanza di attenzione verso l’ambiente. Non a caso sempre più consumatori sembrano aver maturato una maggiore coscienza sociale e ambientale, un mutamento di pensiero che ha convinto diversi brand ad investire sulla sostenibilità.

I marchi di moda di lusso più famosi appartenenti al cosiddetto Fashion Luxury, a partire da Gucci, Louis Vuitton, Prada e Chanel, continuano a godere di ottima salute. A caratterizzarli sono qualità, artigianalità ed esclusività. D’altro canto, il lusso fa parte della cultura italiana e i marchi appena indicati rendono onore a tale tradizione. Eppure, alcuni grandi nomi del Fashion Luxury stanno attraversando una fase di stagnazione, particolarmente evidente in mercati come la Cina. LVMH, ad esempio, ha registrato una diminuzione dei ricavi del 2% rispetto al 2023.

Consigli utili per uno shopping consapevole e sostenibile

Acquistare affidandosi a brand facenti parte del Fast Fashion non significa rinunciare alla qualità. Un approccio attento e consapevole renderà l’esperienza d’acquisto ancora più soddisfacente e, al contempo, sostenibile. Anche chi non è in grado di permettersi capi di brand di lusso ha modo di investire in qualità e durabilità scegliendo marchi dal buon rapporto qualità-prezzo e volti ad una produzione etica. Un’ottima opzione consiste nel rivolgersi al mercato second-hand: oggigiorno la vendita e l’acquisto di prodotti di seconda mano ha visto affiancarsi ai negozi vintage numerosi e-shop specializzati. Oltre al risparmio economico, scegliere capi usati è una soluzione sostenibile per ridurre gli sprechi. Non è raro infatti trovare capi di qualità elevata a prezzi allettanti e molto utile si rivela anche la ricerca di brand sostenibili, meglio ancora se locali.

Acquistare con consapevolezza sulle piattaforme Fast Fashion permette di risparmiare anche grazie alle offerte spesso proposte e scegliendo marchi che, puntando maggiormente sulla qualità, rinunciano a praticare prezzi troppo bassi. Un esempio in proposito è rappresentato da SHEIN, esponente del Fast Fashion che sovente rilascia codici sconto e promozioni per chi acquista nel suo shop online. Collegandosi con regolarità all’e-shop gli utenti possono accedere alle più svariate offerte anche se sono soprattutto i codici sconto SHEIN, riducendo l’importo degli ordini online, a rappresentare un vero punto di riferimento per chiunque voglia inserire nel proprio guardaroba capi di qualità senza sostenere una spesa eccessiva. Uno strumento efficace, dunque, per investire in articoli qualitativamente migliori ad un prezzo accessibile a tutti e un vantaggio non da poco per i consumatori che hanno fatto degli acquisti online una ragione di vita o, comunque, sono abituati a porre a confronto i prezzi dei negozi tradizionali e degli eCommerce.

Esiste quindi un modello migliore?

Occorre ricordare come gli acquisti impulsivi tipici di chi si rivolge a marchi Fast Fashion conducano all’accumulo e ad una sempre più diffusa cultura dell’usa e getta. Tuttavia non possono essere ignorati i passi in avanti compiuti negli ultimi anni, soprattutto in termini di qualità e sostenibilità. Anche il Fashion Luxury, pur forte della posizione conquistata nei decenni, non rinuncia a cogliere le indicazioni del pubblico: oggigiorno i consumatori, oltre a puntare su creazioni uniche in termini estetici, sono più attenti agli aspetti “morali”, come accade per il Fast Fashion. I sostenitori di quest’ultimo modello criticano il prezzo dei prodotti di lusso, ritenendolo spesso non giustificato dalla qualità. Al contrario, chi predilige il Fashion Luxury continua a ritenere i prezzi convenienti del Fast Fashion legati ad una produzione poco etica. Che si preferisca il primo o il secondo modello, la scelta migliore appare essere quella volta a privilegiare qualità e durabilità, indipendentemente dal brand scelto per i propri acquisti.