(Adnkronos) – Sabato 14 dicembre alle 9 la comunità di Ail, composta da migliaia di volontari delle 83 sezioni territoriali, pazienti ematologici, familiari, caregiver, medici, ricercatori, psicologi e infermieri, arriverà da tutta Italia per incontrare Papa Francesco. L'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, guidata dal presidente nazionale Giuseppe Toro, incontrerà il Santo Padre presso l'Aula Paolo VI della Città del Vaticano. L'udienza papale rappresenterà un momento di grande crescita spirituale, fratellanza e speranza – sottolinea l'Ail – e sarà l'occasione per ripercorrere simbolicamente le tappe che hanno portato l'associazione a essere, nel suo cammino lungo 55 anni, un punto di riferimento per i pazienti con tumore del sangue, le loro famiglie e per tutta l'ematologia italiana. Francesco accoglierà gli oltre 3.000 amici di Ail tra volontari, pazienti, medici, operatori sanitari, psicologi e ricercatori. Il Pontefice – riporta una nota – darà il suo sostegno ed esprimerà la sua vicinanza ai malati ematologici, e saluterà i volontari e i medici che ogni giorno danno valore all'opera di Ail, rendendo possibile la sua missione: promuovere e sostenere la ricerca scientifica, assistere i pazienti e le famiglie accompagnandoli in tutte le fasi del percorso di cura, migliorare la qualità di vita dei malati e sensibilizzare l'opinione pubblica alla lotta contro i tumori del sangue. Simbolo dell'incontro sarà la lucciola che, silenziosa, diffonde la sua luce nelle tenebre e semina speranza e amore nei cuori. Il messaggio scelto da Ail per l'incontro – "Insieme illuminiamo il futuro" – custodisce il grande impegno in ambito sociosanitario che l'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma porta avanti con impegno instancabile da 55 anni. "In questo anniversario così significativo per la nostra associazione, è un onore immenso essere ricevuti da Sua Santità, che ringraziamo tutti dal profondo del cuore – dichiara Toro – Celebrare i 55 anni di attività rappresenta per Ail un traguardo cruciale e ci offre l'opportunità di ripercorrere e valorizzare i risultati raggiunti fino a oggi, dal punto di vista scientifico e sociale. Abbiamo avuto il privilegio di essere testimoni diretti e di aver contribuito ai notevoli progressi compiuti dalla ricerca scientifica sui tumori del sangue. Il nostro impegno è costantemente orientato ad affiancare e sostenere i malati e le loro famiglie, offrendo una molteplicità di servizi che vanno oltre le terapie: accoglienza, speranza, solidarietà e ascolto. Crediamo fermamente che il supporto continuo alla ricerca scientifica sia la chiave per illuminare il futuro, affrontare le sfide che ci attendono e contribuire a migliorare la vita di chi soffre. Ail è un'associazione con una storia importante alle spalle, che guarda al domani con speranza e fiducia". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Da 55 anni a fianco pazienti ematologici, Ail in udienza da Papa Francesco
Lun, 09/12/2024 - 15:01
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