Nel cortile dell’Istituto Caponnetto-Sciascia di Caltanissetta, questa mattina, si è svolta una cerimonia di intitolazione di una panchina rossa a Santina Cannella, giovane vittima di femminicidio. Hanno presenziato anche l’assessore all’istruzione Vincenzo Lo Muto e il presidente del Consiglio Comunale, Gianluca Bruzzaniti.
Una targa ricorda la sua triste vicenda della giovane nata a Mussomeli 1938 e morta a Caltanissetta nel 1954, “uccisa mentre tornava a scuola dopo la scuola dall’uomo che non sopportava che lei volesse essere libera di studiare e di decidere del suo futuro. Era l’8 marzo.”
Una vicenda che per troppi decenni era rimasta nell’ombra perché avvolta da una cultura sociale che soffocava il diritto delle donne all’istruzione e a un percorso di autonomia individuale. Alla manifestazione, durante la quale i bambini e i ragazzi dell’IC diretto da Rosa Ambra hanno contribuito con poesie, disegni e messaggi di solidarietà contro la violenza di genere, erano presenti anche l’USR – Direzione V Caltanissetta ed Enna, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il Centro antiviolenza Galatea, Onde donne in movimento e il nipote della giovane donna uccisa. Sulle note e sulle parole di “Amore Rubato” di Luca Barbarossa, cantata dagli studenti del Liceo Musicale IIS Manzoni – Juvara, è stata scoperta la panchina che resterà davanti l’ingresso della scuola per ricordare a tutti – adulti o bambini, donne o uomini – che non è mai tollerabile imporre di scegliere tra la propria vita e il desiderio di istruirsi.