CALTANISSETTA. I dati Eduscopio appena pubblicati dalla Fondazione Agnelli riguardanti il Liceo Ruggero Settimo, diretto dalla prof.ssa Loredana Schillaci, restituiscono davvero un quadro confortante: in salita sia il Liceo Classico sia il Linguistico, con confronti interessanti con le altre scuole della Regione. I dati, raccolti dalla Fondazione Agnelli, offrono la possibilità per gli studenti di capire come la scuola avvii verso l’università e il mondo del lavoro.
Iniziando dal Liceo Classico si può osservare come l’indice FGA (che misura la Media dei Voti e i Crediti Ottenuti dagli studenti all’Università) sia di 74.49/100, risultato lusinghiero se si confronta con quello delle altre scuole della nostra Regione. Nelle città metropolitane, dove è più naturale iscriversi all’università perché non ci si deve spostare, siamo secondi soltanto all’Umberto I di Palermo.
Inoltre, si può osservare come la percentuale degli studenti
che si immatricolano e superano il primo anno sia del 77%, media superiore
rispetto a quella regionale.
I dati sfatano un pregiudizio: che al Liceo Classico si studino solo discipline umanistiche: gli iscritti in discipline Stem, infatti, sono quasi il 50% degli studenti che hanno intrapreso percorsi universitari, con una piccola sorpresa: in area medica sono iscritti (e dunque hanno superato il test di ammissione) il 4,7% degli studenti con il diploma classico, percentuale che supera quella di istituti che sembrano naturalmente più orientati a questo genere di studi.
Interessanti anche i dati del Liceo Linguistico che ha un FGA di 68.43/100, piazzandosi senza alcun dubbio al primo posto a livello territoriale e con un’ottima percentuale di studenti che hanno superato il primo anno all’Università: il 74% contro il 64% della media regionale, con tassi di abbandono decisamente inferiori rispetto al resto dell’isola.
Facendo il confronto più ampio con le scuole della Regione rimane tra i Licei Linguistici più quotati per risultati e per le possibilità che offre di continuare gli studi con successo.
I dati che Eduscopio restituisce sono dati oggettivi che consentono davvero di comprendere come lavora una scuola e come avvii gli studenti verso il futuro, soprattutto in una realtà come la nostra che spesso viene percepita come periferica e marginale, ma che in realtà forma giovani aperti verso il mondo e in grado di competere con i loro coetanei che provengono da aree geografiche in cui l’approccio allo studio e al lavoro è certamente più favorevole.
Purtroppo la Fondazione non raccoglie ancora dati per il coreutico ma la scuola conosce bene i percorsi che i diplomati hanno intrapreso: gli studenti e le studentesse hanno avuto opportunità sia nel campo della danza ad indirizzo classico, coreografico e contemporaneo con la prestigiosa Accademia Nazionale di Danza di Roma, sia con compagnie sperimentali come Zappalà Danza. Tutti in ogni caso continuano con gli studi iscrivendosi nelle università sia in campo scientifico che umanistico, proseguendo con successo il proprio percorso.