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Caltanissetta, emesse dal Prefetto Armenia due interdittive antimafia

Redazione 3

Caltanissetta, emesse dal Prefetto Armenia due interdittive antimafia

Mar, 31/12/2024 - 12:43

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All’esito di un’articolata attività istruttoria, la Prefettura di Caltanissetta ha emesso due nuove interdittive antimafia a carico di altrettante imprese operanti nel territorio nisseno e aventi sede, rispettivamente, nei Comuni di Riesi e Mazzarino.

Nei confronti dell’impresa riesina – rispetto alla quale il Prefetto di Caltanissetta, nel 2018, aveva già adottato un provvedimento inibitorio a seguito di un’operazione antimafia condotta dalla Procura della Repubblica – i nuovi elementi informativi acquisiti in seno al procedimento per il rilascio dell’informazione antimafia hanno permesso di appurare la persistenza in capo al titolare dell’impresa di immutati indici sintomatici circa la sua vicinanza al contesto mafioso di “cosa nostra” nonché la sussistenza di rinnovati elementi indizianti di un pericolo infiltrativo. Tale contesto, dunque, ha indotto la Prefettura di Caltanissetta a mantenere ferma la pregressa decisione inibitoria ed emettere un provvedimento a carattere confermativo della precedente informazione interdittiva antimafia.

Analoga decisione è stata assunta per un’impresa di Mazzarino, a seguito dell’emissione, da parte dal Gip di Caltanissetta, di un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere a carico del suo socio amministratore ritenuto vicino al sodalizio criminoso denominato “cosa nostra” e attualmente imputato per gravi delitti commessi avvalendosi del c.d. “metodo mafioso”.

In ambedue i casi, pertanto, le risultanze istruttorie hanno restituito l’esistenza di elementi attuali e qualificati in ordine al concreto pericolo di infiltrazione mafiosa tendente a condizionare le scelte delle imprese, portando ad escludere, in entrambi i casi, la natura occasionale del pericolo di permeabilità da parte di rilevanti contesti criminali.

I cennati provvedimenti interdittivi, dunque, si inseriscono nell’ambito della capillare azione di contrasto alla criminalità organizzata, svolta attraverso l’utilizzo dello strumento della prevenzione amministrativa, che, anche grazie alla complessa attività di accertamento e analisi delle evidenze compiuto dal gruppo interforze antimafia coordinato dalla Prefettura, mira a preservare il tessuto economico sano dai tentativi di infiltrazione mafiosa, salvaguardando la libera concorrenza tra le imprese nel mercato e il corretto utilizzo delle risorse pubbliche.