CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo nota di stampa del segretario territoriale Snalv di Caltanissetta, Enna ed Agrigento, Manuel Bonaffini, a proposito della vicenda relativa a quanto accaduto nella casa di riposo di Caltanissetta.
” Gli eventi accaduti nella casa di riposo di Caltanissetta, dove operatori incaricati di prendersi cura di anziani indifesi si sono trasformati in aguzzini, rappresentano uno dei più bassi abissi della crudeltà umana. Non riesco a descrivere con parole sufficientemente forti lo sdegno e la rabbia che provo davanti a una tale violazione dell’essenza stessa dell’umanità.
Gli anziani, custodi della nostra memoria collettiva e testimoni del tempo passato, meritano rispetto, amore e dignità. Invece, in questa vicenda, hanno subito umiliazioni, maltrattamenti e abusi da parte di coloro che avrebbero dovuto garantire il loro benessere. È un tradimento gravissimo, non solo nei confronti delle vittime, ma anche verso le loro famiglie, che avevano affidato i propri cari con la speranza di assicurare loro una vita serena negli ultimi anni.
Un atto di crudeltà inaccettabile ci si chiede come sia possibile che esseri umani, dotati di coscienza e responsabilità, possano infliggere tanta sofferenza a persone vulnerabili. La fragilità di un anziano dovrebbe richiamare empatia e protezione, non abuso e violenza. Questo episodio ci obbliga a riflettere su quanto possa essere sottile il confine tra umanità e disumanità, su come la mancanza di controllo, supervisione e formazione adeguata possa portare a situazioni di degrado morale ed etico così gravi.
La mia solidarietà alle famiglie il mio pensiero va, prima di tutto, alle famiglie delle vittime. Posso solo immaginare il dolore e il senso di colpa che possono provare, pensando che i loro cari, invece di essere protetti, abbiano subito violenze e umiliazioni. A loro esprimo tutta la mia solidarietà. Nessuna parola può cancellare quello che è accaduto, ma spero che la giustizia riesca almeno a restituire una parvenza di riscatto.
La necessità di un cambiamento! Questi eventi non devono passare inosservati. È necessario un controllo più severo sulle strutture assistenziali, una selezione accurata del personale e una formazione che ponga al centro i valori dell’empatia e del rispetto per la dignità umana. Ma, soprattutto, dobbiamo interrogarci come società: perché accadono queste atrocità? Cosa possiamo fare per prevenire simili tragedie?
Non possiamo chiudere gli occhi. Ogni episodio di violenza verso chi non può difendersi è un fallimento collettivo. È tempo di pretendere un cambiamento, di chiedere giustizia per chi ha sofferto e di costruire una società dove la crudeltà non abbia più spazio. Che questi anziani trovino finalmente la pace e che il loro grido silenzioso scuota le coscienze di tutti noi”.
Manuel Bonaffini
Segretario Territoriale Provinciale Snalv Caltanissetta Enna Agrigento.