Palermo

Asportato con successo sarcoma al Policlinico di Palermo: il tumore era ritenuto non operabile in altri ospedali italiani

Un’équipe multidisciplinare del Policlinico di Palermo ha portato a termine con successo un complesso intervento chirurgico di asportazione di un sarcoma, precedentemente ritenuto non operabile in diversi altri ospedali italiani. Il paziente, cinquantenne proveniente dalla Campania, si era rivolto a vari centri specialistici sul territorio nazionale, ricevendo ripetuti rifiuti a causa dell’elevata complessità del caso. La neoplasia, localizzata in una zona estremamente delicata del corpo, comportava rischi significativi sia dal punto di vista chirurgico che per la gestione post-operatoria. Grazie all’esperienza multidisciplinare dell’équipe dell’Azienda ospedaliera universitaria Paolo Giaccone, è stato possibile pianificare un intervento che ha garantito la completa rimozione del sarcoma e la salvaguardia delle funzioni vitali. Il paziente è attualmente ricoverato nel reparto di terapia intensiva, in condizioni stabili. “Si è trattato di una procedura chirurgica ad alta complessità – spiega Antonino Agrusa, direttore dell’equipe chirurgica costituita Giuseppe Di Buono, William Rà, Ilaria Terrana l’anestesista Salvo Napoli – che ha richiesto una gestione multidisciplinare con i colleghi chirurghi vascolari, oncologi, anestesisti e radiologi. Il paziente è adesso in fase di ripresa. Questo intervento dimostra come il nostro Policlinico sia all’avanguardia nella gestione di casi complessi e sempre pronto ad accogliere tutti i pazienti”. Il tumore aveva invaso i tessuti muscolari della parete addominale inferiore giungendo fino ai muscoli dell’arto inferiore destro, costringendo il paziente a letto e a una scarsa qualità di vita. Oltre all’asportazione delle parti anatomiche infiltrate è stata necessaria la rimozione di parte dell’arteria femorale, che è stata ricostruita con la collaborazione del Felice Pecoraro, direttore della chirurgia vascolare, prelevando ed utilizzando un vaso venoso della gamba del paziente stesso. L’intervento ha, infine, previsto una meticolosa ricostruzione per sopperire alla vasta area di tessuto asportato. 

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