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Aperto il Giubileo nella Diocesi di Caltanissetta, il Vescovo Russotto: “Apriamo la porta del nostro cuore, siamo pellegrini di speranza”

Redazione 3

Aperto il Giubileo nella Diocesi di Caltanissetta, il Vescovo Russotto: “Apriamo la porta del nostro cuore, siamo pellegrini di speranza”

Lun, 30/12/2024 - 11:38

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Nel calore di un centro storico affollato di fedeli si è celebrata a Caltanissetta l’apertura diocesana del Giubileo. Fedeli andati in processione insieme al Crocifisso della Cattedrale camminando dalla Chiesa di Sant’Agata al Collegio sino alla porta santa, poi aperta, della Cattedrale Santa Maria La Nova. Un pellegrinaggio simbolo del Giubileo.

Fedeli che hanno assistito all’omelia del Vescovo di Caltanissetta Mons. Mario Russotto in una Cattedrale gremita e che si è messa in cammino per accogliere il messaggio fatto di speranza e di fede: “Siamo pellegrini e il Papa vuole che siamo pellegrini di speranza, perché – ha sottolineato il Vescovo Russotto –, il pellegrinaggio rappresenta la ricerca del senso della vita. La speranza di poter finalmente, con coraggio, entrare ciascuno nel suo cuore, rivisitarlo in compagnia di Dio – ha proseguito ancora –, perché il Giubileo è l’anno santo del ravvedimento, della conversione, del cambiamento di mentalità e di cuore.”

Il Vescovo ha messo in luce l’importanza di convertirci, di riconciliarci, di cancellare i debiti gli uni con gli altri, di farlo con coraggio e chiedendo perdono, ritrovandoci nella capacità di saperci accogliere e, soprattutto, di fare famiglia.

Una speranza che risiede nell’amore e per questo ci rende credibili, “ci fa santi. Apriamo la porta del nostro cuore – ha detto il Vescovo Russotto –, come questa sera con la nostra Cattedrale, così Gesù è un mendicante d’amore che bussa alla porta del nostro cuore e ci chiede di aprirlo, di fare famiglia, vuole dividere il pane d’amore che è lui con ciascuno di noi.”

In un mondo calpestato, tradito, smarrito, c’è bisogno di speranza, di amore e noi “dobbiamo essere testimoni di speranza portando la bellezza dell’amore”.

Un amore che non si rifugia nel rancore, ma che si fa perdono e riconciliazione perché “è l’amore più grande che dà la vita.”

“Dal Crocifisso alla madre del Crocifisso, così tutta la nostra Diocesi si mette in pellegrinaggio. Dal Crocifisso a Maria nostra madre, per arrivare davvero, tutti insieme, in paradiso.” Con queste parole, infine, il Vescovo ha concluso spiegando che la cattedrale sarà l’unica chiesa giubilare della diocesi e che ogni parrocchia che vorrà andare in pellegrinaggio prima si radunerà al Santuario del Signore della Città per risalire, poi, verso la cattedrale.