La sete del cuore della Sicilia. Enna tra le province più colpite. Dopo giorni di richieste pressanti sul rispetto della riserva di acqua della diga Ancipa a cinque Comuni dell’Ennese che non hanno fonti idriche alternative, i sindaci oggi a Palermo incontrano il capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina. I centri interessati sono Nicosia, Troina, Cerami, Gagliano Castelferrato e Sperlinga. “Chiediamo il rispetto di quella disposizione. Dal 15 novembre – dice ad AGI il primo cittadino di Nicosia, Luigi Bonelli – la poca acqua rimasta nell’invaso Ancipa doveva essere riservata esclusivamente ai cinque Comuni che non dispongono di pozzi o di fonti proprie alternative. Fino ad oggi, invece, si continua a erogare per tutti, compreso per fini irrigui, con la conseguenza che per chi è dipendete dalla diga, rimane una quota di acqua sempre più esigua, con il rischio che questa si esaurisca totalmente nel giro di pochi giorni”. Due giorni fa il sindaco di Troina, Alfio Giachino, aveva denunciato la mancanza di risposte da parte degli organismi che dovevano garantire la riserva. “Ad oggi non abbiamo notizie ufficiali – afferma il sindaco Giachino – e questo nonostante io abbia scritto una nota alle autorità regionale preposte, Cabina di regia, autorità di bacino, e a tutti gli enti che hanno un ruolo. Ritengo molto grave che un sindaco che chiede notizie sulla quota riservata e sulla situazione attuale, non abbia risposte. Voglio sapere, le quote idriche attualmente disponibili fino a quando dureranno. Siamo pronti a fare le barricate”. “Abbiamo messo in atto tutte le azioni possibili per scongiurare quello che rischia di diventare un collasso di questa terra – prosegue Bonelli – abbiamo scavato alla ricerca di pozzi, e finalmente, dopo mesi ne abbiamo tre disponibili, ma ovviamente adesso dovranno essere immessi nella rete e questo richiede del tempo. Intanto dobbiamo avere chiarimenti su come sarà garantita la distribuzione dall’Ancipa. Abbiamo anche diffidato gli enti preposti a rispettare la riserva per i comuni Dipendenti dall’Ancipa, ma ci risulta che ancora oggi si continua a distribuire anche a Comuni che dovevano essere distaccati già 12 giorni fa. Siamo pronti ad azioni di protesta forti, che senza travalicare i limiti della legittimità e legalità, manifestano il profondo malessere e la gravissima crisi delle nostre comunità”, compresa una simbolica occupazione della sede della Protezione civile regionale. “L’auspicio è che arrivino risposte e certezze già dall’incontro di oggi – conclude Bonelli – ma esigiamo il rispetto dei diritti dei nostri territori”
Siccità. “Assenza di risposte alle nostre richieste”, sindaci dell’Ennese incontrano oggi il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina
Gio, 28/11/2024 - 10:58
Condividi su: